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Lucera festeggia i 70 anni della Liberazione d'Italia con un corteo per le strade cittadine




Quest'oggi in tutta Italia si festeggiano i 70 anni della  Liberazione d'Italia, con manifestazioni in tutte le piazze nazionali. Anche Lucera ha voluto rendere il consueto omaggio a questo evento speciale, con una sfilata per le strade cittadine, dinanzi ai punti più rappresentativi, dove è stata posta una corona di alloro in memoria dei caduti della Seconda Guerra Mondiale. Tappa in via Leone Ferrone, in via Nicola Battista (piazza San Giacomo), in via Tenente Schiavone, in via Giuseppe Di Vittorio, per proseguire ancora in via Eugenio Curiel, in via Massimiliano Kolbe, in via Salvo D'Acquisto ed in via Bucci, fino a deporre l'ultima corona dinanzi alla Statua dei Caduti, simbolo del sacrificio estremo di coloro che hanno dato la vita per la Patria.
In tanti hanno assistito al corteo e, complice la bella giornata, in molti si sono trasformati in fotografi amatoriali per immortalare le bellezze della nostra Lucera e partecipare al concorso fotografico indetto dall'associazione This is Art 2015.

Al corteo cittadino erano presenti in gran numero appartenenti alle forze militari, Carabinieri, Polizia Penitenziaria, Guardia di finanza, Polizia, Vigili Urbani, ma anche volontari in prima linea, tra i quali esponenti della protezione Civile, Associazione dei Carabinieri e Associazione dei Bersaglieri e rappresentanti della nostra amministrazione.
Concludiamo ricordando le parole del  Presidente Sergio Mattarella, che ha aperto stamani le celebrazioni  con la deposizione di una corona di alloro all'Altare della Patria, ricordando che  la Liberazione, quel moto di popolo, fu premessa della Costituzione, "cuore e cervello del Paese".

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Note e poesia di Pasquale Zolla
25 Aprile 2015: L'Italia è ancora un Paese libero?
Il 25 Aprile di settant'anni fa (1945) il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l'insurrezione in tutti i territori occupati ancora dai nazifascisti, dando ordine alle forze partigiane di attaccare i presidi fascisti e tedeschi per imporre la resa;  inboltre emanò dei decreti legislativi in cui assumeva il potere in nome del popolo italiano. Stabilì, tra l'altro, la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti.
Ciò avveniva qualche giorno prima dell'arrivo delle truppe alleate.
Tutta l'Italia settentrionale fu liberata entro il 1° Maggio, cosa che mise fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra.
Il 25 Aprile rappresenta simbolicamente il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di un governo che porterà al referendum del 2 Giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica.
Il termine reale della guerra sul territorio italiano si ebbe il 3 Maggio!
Su proposta del Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi,il principe Umberto, allora luogotenente del regno d'Italia, istituì la festa per il 1946 con un decreto in cui era scritto: "A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 Aprile 1946 è dichiarato festa nazionale!"
Celebrazione che verrà ripetuta anche negli anni successivi e lo è ancora ai giorni nostri, con manifestazioni in tutte le città per ricordare l'evento.
 
25 Abbrile
25 Abbrile: fèsta nazzjunale!
Dind'i kambesande de uèrre
è avvecine è munumènde
è kadute, nda tuttekuande
i pajìse d'Italje appujate
vènene kròne de fjure p'arrekurdà
tuttekuille k'hanne luttate
pe nu Pajése cchjùmmègghje ce dà:
nu Pajése sènz'udje è razzisme,
ma chjìne de pace è llebbertà
a ndò ggnune kujéte putèsse kambà.
Ma u saggrefice de tanda ggènde
pe nu vvenì dèggne d'èsse kambate
ce dà, ògge nd'i fatte rekaggnate
nenn'éje è sckitte ke paròle rekurdate
véne. Kurruzzjòne è mmalaffare
sònn'addevendate i pale de 'na nòve
dettature ka u pòple taljane allupéje.
A vuje, ummene, fèmmene, privete
è krjature ka u kambà vustre pe nuje
avete saggrefekate, ògge u grazzje mìje
è dde tuttekuande i uniste cettadine
vace, pure si ki guvèrne l'Italje
a karte kuarandòtte ce stà purtanne!

25 Aprile
25 Aprile: festa nazionale!
Nei cimiteri di guerra
e vicino ai monumenti
dei caduti, in tutti
i paesi d'Italia  posate
vengono corone di fiori per ricordare
tutti coloro che hanno lottato
per un Paese migliore donarci:
un Paese senza odio e razzismo,
ma pieno di pace e libertà
dove ognuno sereno potesse vivere.
Ma il sacrificio di tante persone
per un futuro degno di essere vissuto
donarci, oggi nei fatti ricambiato
non è e solo con parole ricordato
viene. Corruzione e malaffare
sono diventati i pilastri di una nuova
dittatura che affama il popolo italiano.
A voi, uomini, donne, preti
e ragazzi che per noi la vostra vita
avete sacrificato, oggi il ringraziamento mio
e di tutti gli onesti cittadini
va, anche se chi governa l'Italia
alla rovina ci sta portando! 
Pasquale Zolla

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