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Ex sacerdote indagato a Pietramontecorvino per abusi su minori e produzione di materiale pornografico




Nella giornata del 21 aprile 2015 il Compartimento della Polizia Postale di Bari, unitamente ai Carabinieri della Stazione di Casalnuovo Monterotaro e di Pietramontecorvino, hanno eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta del P.M., nei confronti di T.G.,indagato per i reati di violenza sessuale aggravata e continuata commessa per induzione, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima, nonché produzione di materiale pornografico attraverso rappresentazioni di pornografia minorile e distribuzione, divulgazione, condivisione e pubblicizzazione di materiale pedopornografico  in danno di un minore degli anni quattordici (artt.609 bis, 2 comma cpv n.1 c.p., art. 609 ter, n.1 c.p., nonché per l’art. 600 ter, 1 e 3 comma c.p., commessi in  Pietramontecorvino (Fg), nell’anno 2013 e con permanenza in atto al 21 novembre 2014).
I fatti abbracciano un periodo compreso tra l’anno 2013 ed il 21 novembre 2014.

L’indagine ha tratto spunto da una denuncia per adescamento di minore, all’esito della quale la Procura della Repubblica di Bari disponeva una perquisizione domiciliare presso la abitazione del T.G. che aveva luogo in data 21 novembre 2014.
La perquisizione consentiva di fare luce su uno scenario assolutamente raccapricciante e di accertare la commissione di gravi crimini contro l’infanzia da parte dell’indagato, già “sacerdote”, ridotto allo stato laicale con provvedimento adottato dal Consiglio Generale della Congregazione nella seduta del 21 e 23 febbraio 2012, con il quale  era stato dispensato dallo stato del sacro celibato e dagli oneri sacerdotali.

Grazie alle tecniche di indagine sviluppate dalla Polizia Postale e ad ulteriori riscontri, si acquisiva la prova della esistenza di realizzazioni pedopornografiche, prodotte all’interno della abitazione del T.G., aventi ad oggetto il minore, persona offesa del presente procedimento.
Le indagini consentivano di appurare che al T.G. era stato fatto divieto dalla Chiesa di avvicinarsi ai bambini frequentanti la parrocchia di Pietramontecorvino e di prestare, a qualunque titolo, servizio nella catechesi per bambini in fase prepuberale.
Il T.G. ha potuto avvicinare la vittima attraverso la Scuola Calcio di Pietramontecorvino, della quale risulta essere stato socio fino al mese di novembre 2014 (epoca in cui è stato allontanato), con il risultato che in siffatto ambito l’indagato ha conosciuto ed avvicinato il bambino, che ha poi condotto presso la propria abitazione, con la “scusa ufficiale” di impartirgli lezioni di doposcuola.
Le indagini hanno consentito di accertare che il T.G. era già stato indagato in passato da altre Procure della Repubblica per diffusione di materiale pedopornografico.
Le indagini hanno altresì consentito di accertare che T.G. ha continuato a contattare la vittima anche dopo la perquisizione del 21 novembre 2014 e fino al mese di gennaio 2015.

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