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Le primarie del Pd: vince Civati, battuto il favorito Renzi




Previsioni rovesciate nelle primarie del Pd a Lucera: vince con largo margine Pippo Civati sul plurifavorito ed osannato Matteo Renzi. Come interpretare questo risultato? Che ha vinto, come si dice in gergo, il vecchio apparato del partito, che evidentemente conta ancora molto? Oppure, che la presunta  politica da Virna Lisi del sindaco di Firenze Renzi, come l’ha definita Massimo D’Alema, non è ancora pienamente “entrata” nella platea piddina a Lucera? Nei prossimi giorni – e segnatamente il prossimo 8 dicembre - si potrà forse sciogliere il punto interrogativo, anche se ugualmente al momento si può dire che all’orizzonte del partito non riteniamo emerga una linea di direzione chiara e foriera di indicazioni programmatiche credibili. E’ un gioco di parole quelle messe in campo un po’ da tutti, gioco che contiene tutto e il contrario di tutto. Bisognerebbe capire quale ruolo ha avuto l’ex componente democristiana, posto che i comunisti di una volta bisogna cercarli ormai col lanternino. Diciamo questo perché i commentatori dicono che ormai il Pd sta completamente democratizzando (leggere democristiani), nel senso che al suo interno prevalgono ormai gli ex popolari, con Enrico Letta alla testa. Lo stesso Renzi e Angelino Alfano non hanno nulla a che spartire con la bandiera rossa e falce e martello.

Ci ha molto colpito una noticina della “Gazzetta” che, riportando i dati delle primarie, sottolinea che Civati ha potuto ottenere un grosso risultato a favore (61%), perché sostenuto dai fans di Elena Gentile, l’attuale Assessore alla Sanità della Regione Puglia. Testualmente: ”Il successo di Civati è stato determinato dal sostegno offerto a Lucera dall’Assessore alla Sanità Elena Gentile che ha in Lucera ormai una delle sue roccaforti elettorali”. Insomma, la Gentile avrebbe molti supporters snella nostra città, benché l’Assessore non sia stata particolarmente benevola nei confronti del nostro ospedale. Anche se all’epoca dei fatti rivestisse il ruolo di responsabile del welfare, la Gentile pronunciò parole di fuoco contro il nostro nosocomio, sostenendo in qualche modo l’opportunità di un suo ridimensionamento. Le sue parole furono riportate e commentate dalla stampa locale, parole mai smentite e perciò da ritenersi parte del suo pensiero in ordine alla nuova geografia ospedaliera.  Se le cose stanno così, non comprendiamo come questa signora possa avere a Lucera tanti sostenitori, i quali evidentemente vivono in un altro pianeta. Si ripete quello che è già accaduto col governatore Nichi Vendola, il quale elogiò l’ospedale lucerino in campagna elettorale, ma, poi, non si fece scrupolo di ridimensionarlo, sino a farlo diventare una specie di pronto soccorso!
C’è anche da capire quale ruolo possa avere nella politica locale  e nel Pd lucerino Elena Gentile, lei che appartiene ad una tradizione comunista ormai passata in archivio o in declino. Insomma, sembrerebbe che nel Pd lucerino l’assessore regionale dia la dritta in materia di decisioni politiche!  E non solo! Si è sempre detto che i responsabili del declassamento dell’ospedale e della chiusura del Tribunale andrebbero penalizzati nell’unico modo possibile: girare loro  le spalle al momento di votare. Pare che a Lucera accada il contrario: questi signori più ci colpiscono alle spalle e più hanno possibilità di essere portati sugli altari. Se questa è politica è meglio stare alla larga! Come hanno già ben capito molti lucerini!

a.d.m.

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