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Arriva a Lucera la raccolta firme per i referendum promossi dal Partito Radicale




Sabato, 24 agosto, alle ore 11, in Piazza Duomo a Lucera, nella Cremeria al Duomo, si svolgerà la conferenza stampa per la presentazione della campagna di raccolta delle firme per i referendum proposti dal Partito Radicale.
Saranno presenti Maria Rosaria Lo Muzio, Norberto Guerriero e l'Avvocato Raffaele Lepore, Presidente della Camera Penale del Tribunale di Lucera

I Radicali italiani stanno conducendo da alcune settimane una campagna di raccolta firme per dodici quesiti referendari che toccano temi sensibili, come i diritti civili, la vita, la giustizia e le libertà degli italiani. Un percorso, dal titolo “Cambiamo noi” che si pone come obiettivo quello di raggiungere 500mila firme entro settembre, da consegnare al Parlamento richiedendo un referendum e facendo appello al diritto esplicito espresso dalla Costituzione italiana all’articolo 75, nel quale si legge «È indetto il referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali».
Dodici quesiti, dunque, quelli proposti dai Radicali italiani che riguardano l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, un’abolizione totale del finanziamento pubblico evitando anche la truffa dei rimborsi elettorali; l’8xmille, per il quale si chiede di lasciare allo Stato le quote dei contribuenti che non esprimono una scelta. Altri quesiti riguardano, invece, l’ambito giudiziario, in particolare la custodia cautelare, per limitare il carcere preventivo ai soli reati gravi; il divorzio breve, per eliminare l’obbligo di tre anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio; le droghe, evitando il carcere per fatti di lieve entità in modo da non riempire inutilmente le carceri ed evitare di paralizzare la giustizia; l’ergastolo, per abolire il carcere a vita e ottenere invece una pena detentiva che possa rieducare il condannato; lavoro e immigrazione, per abrogare le norme che discriminano e ostacolano il lavoro e il regolare soggiorno degli stranieri; i magistrati fuori ruolo, per far rientrare nei tribunali centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione; la responsabilità civile dei magistrati, per dare modo ai cittadini di ottenere in tempi brevi dal magistrato il giusto risarcimento dei danni causati da irregolarità o ingiustizie subite; separazione delle carriere dei magistrati, per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo e imparziale.

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