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Perche’ inseguire Grillo se non vuol parlare con i giornalisti italiani?




L’angolo di Antonio Di Muro

Francamente è difficile comprendere il comportamento dei giornalisti italiani, i quali, come è accaduto a Bersani e a tanti altri politici di primo piano,  vengono sbeffeggiati, ridicolizzati tutti i giorni da Beppe Grillo senza che abbiano una minima reazione, anzi un sussulto di dignità.  C’è da chiedersi: se il comico, divenuto improvvisato leader politico, rifiuta  con disprezzo di parlare con i giornalisti italiani, perché i nostri organi di informazione non gli chiudono le porte e cessino di inseguirlo dappertutto?  Grillo, ovviamente,  é padronissimo di farsi ascoltare solo dalla stampa estera, ma dovrebbe  avere in contropartita il silenzio di quelli a cui non intende far conoscere il suo pensiero. Invece, accade il contrario. Grillo è più presente di tutti gli altri, perché gli organi di informazione pubblicizzano al massimo i suoi deliranti messaggi diramati a mezzo del suo web! Il che fa il gioco del comico, il quale da un lato si sente soddisfatto per la emarginazione  della stampa italiana e, nello stesso, ottiene che il suo pensiero trovi ampia ospitalità sulle pagine dei giornali e negli spazi televisivi più importanti. Francamente è imbarazzante, fa pena  vedere all’inseguimento di Grillo centinaia giornalisti con i taccuini ansimanti e telecamere posizionate nei posti più impensati per riprendere anche gli sbadigli del comico!  Non sembra, così,  che il comico dia lezioni di democrazia, come vorrebbe far intendere a noi e al suo popolo. Il suo comportamento poteva in qualche maniera essere giustificato durante la campagna  elettorale, ma ora che si è passati dalla fase di protesta a quella della proposta Grillo e compagni dovrebbero far conoscere come intendono comportarsi in sede parlamentare e quali proposte ritengono di formalizzare per superare la pesante crisi economica attuale, che è quella che sta più a cuore agli italiani in questo momento. 
 E  dovrebbe farlo non per compiacere i vecchi, odiati  partiti e i giornalisti italiani, ma soprattutto per blindare la  sua forza elettorale, che incomincia a dare qualche segnale di insofferenza dinanzi alla perdurante tattica del loro capo di proporre solo insulti e vaffa a volontà.

Anche i due maggiori raggruppamenti politici – il Pd e il PDL – dovrebbero incominciare a sganciarsi  dal metodo grillino, da cui sperano di ottenere qualche molto improbabile vantaggio in termini di appoggio parlamentare. Il  tempo che trascorre inutilmente è un vantaggio solo per Grillo, il quale, nella migliore delle ipotesi,  può così scatenarsi e continuare ad accusare i politici di inettitudine. Grillo, è noto, raccoglie tutta la contestazione che in larga parte è conseguenza della crisi che sta dilaniando il quadro sociale. Ed anche l’avversione che i cittadini hanno per la cosiddetta Casta.  Solo  col coraggio delle decisioni si può sperare di fermare l’emorragia della contestazione. E costringere Grillo a parlare con i giornalisti italiani e a farci conoscere il suo programma per risanare la situazione italiana. Tutto il resto appartiene al mondo delle chiacchiere e della….comicità.

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