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L'uso sacro delle droghe




Il noto regista Gianni De Mare mi ha chiesto di stendere una breve introduzione al suo ultimo video sull’uso iniziatico delle droghe. Da qualche decennio a questa parte la droga è diventata un fenomeno di massa, ed è interessante chiedersi perché ciò sia avvenuto proprio nell’ Occidente consumistico basato sui valori del materialismo. A nostro avviso, la risposta è molto semplice, e soprattutto molto diversa da quella che i moralisti di turno sono soliti elargirci tramite i loro giornali e le loro televisioni.

“E’ la crisi dei valori”, essi dicono.

Noi invece diciamo: “E’ che i giovani hanno un surplus di valori”, e i loro valori sono quelli di ogni essere umano che, non essendo ancora del tutto addomesticato dal Potere che vuole ridurlo a un "consumatore", ha ancora un ricordo, sia pur vago e magari inconscio, della sua origine divina. L’uomo, infatti, è un essere caratterizzato da un naturale anelito alla trascendenza, volto a superare la condizione puramente materiale e animale dell’esistenza.
Il fatto è che oggi, per la prima volta nella storia umana, la cultura dominante non lascia più alcuno spazio a questa tensione metafisica. Le filosofie materialistiche hanno pietrificato il mondo, cosicché quella realtà “materiale” dietro cui l’uomo del passato vedeva tralucere una serie di significati occulti che potevano dirigere il suo essere verso la propria realizzazione e il “Sommum Bonum”, oggi è appunto ridotta a pura materia, cioè a nulla. All’uomo del passato bastava alzare gli occhi al Sole sfolgorante nell’ azzurro per vedere Dio e sentire il suo abbraccio. L’uomo di oggi, invece, non ha neanche più la forza di alzare gli occhi al cielo; e anche quando lo fa, non vedendovi che una palla di fuoco, si affretta a indossare i suoi occhiali da sole (magari quelli da mille euro firmati da Lapo Elkann) per timore di restarne abbagliato.
Nelle società del passato, le droghe – o almeno alcune di esse- erano considerate sostanze sacre, che consentivano di accedere a stati superiori dell’essere, e potevano far conoscere all’uomo la vera natura dell’universo mettendolo in contatto con la divinità.

Il consumo di queste sostanze era regolato da un preciso rituale, e avveniva solo in determinate circostanze, in modo tale da poter massimizzare i vantaggi e ridurre i rischi.
Possiamo quindi affermare che storicamente è sempre stata l’aspirazione a conoscere la realtà sovrasensibile a indurre l’uomo all’uso di certe sostanze. Questo vale anche per i nostri tempi, anche se spesso i primi a non essere consapevoli dell’ aspirazione metafisica che li spinge a far uso di droghe sono gli stessi consumatori. Si tratta cioè di un uso “profano” delle droghe, il cui segreto movente, però, resta pur sempre sacro. Le filosofie materialistiche, e le società che su di esse si basano, tendono a trasformare l’uomo in un essere subumano, diciamo pure in un animale, il cui unico scopo è il soddisfacimento dei bisogni primari: mangiare, bere, dormire, fare sesso. La stessa religione è ridotta a una serie di regolucce di comportamento che peraltro non sono più osservate neanche dagli stessi fedeli : nessuno spazio per il misticismo, per la trascendenza, per l’effettivo conseguimento di quegli stati superiori dell’essere che potrebbero consentire all’uomo di conoscere Dio già in questa vita, senza dover sempre e solo far affidamento su una “fede” che non a caso vacilla sempre di più. A tutto ciò i ragazzi, con l’idealismo e la generosità che da sempre è propria della giovane età, si ribellano. Purtroppo l’uso profano delle droghe espone a non lievi pericoli psicofisici, e per giunta il più delle volte non è neanche utile a sviluppare una reale conoscenza metafisica, come invece accade con l’uso sacro delle sostanze. Ed è appunto a questo uso sacro che è dedicato il video che vogliamo proporvi.

Giacomo Albano.

 

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