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La neve: fiore della vita




LUCERA- In questi giorni, per la gioia di adulti e bambini, assistiamo alla caduta della neve, Ma sappiamo come si forma, cosa simboleggia?
Proviamo  a darci qualche breve spiegazione: è dimostrato che il vapore acqueo nelle nubi può esistere a temperature inferiori a quella di liquefazione e che anche l’acqua può rimanere nelle nubi allo stato liquido a temperature inferiori allo 0°C (fino a -41). Le nubi di acqua sono più frequenti delle nubi di ghiaccio e, in tal caso, le goccioline che le compongono si trovano in uno stato detto di “sopraffusione”. Però, quando quanto la nube contiene “nuclei di congelamento”, l’equilibrio colloidale della nube si rompe  e il vapore acqueo viene assorbito dai cristalli di ghiaccio in sospensione, intorno a cui si formano le “stelle” di neve. Da questo momento, gli elementi solidi si ingrossano sempre più a s capito delle goccioline e, nella caduta, attraggono o urtano altre goccioline in stato di sopraffusione, le trasformano e le fanno precipitare sotto forma di elementi gelati, D’inverno, questi elementi solidi non sgelano durante la caduta e raggiungono il suolo sotto forma di neve.

E’ necessario, affinché vi sia neve al suolo, che la temperatura degli strati atmosferici bassi sia inferiore a 0°C, il che impedisce la fusione della neve prima che tocchi il suolo. L’ultima abbondante nevicata si spiega con la brusca cessazione dello stato di sopraffusione, in quota, quando cioè prevalgono i nuclei di congelamento.

La neve si presenta in fiocchi, cristalli prismatici o stellari

Più tipico è il cristallo esagonale, emblema femminile per eccellenza: la neve è acqua cristallizzata e il candore del suo manto è simbolo di purezza, di verginità, di vita che si appresta a schiudersi. Non a caso la neve ha proprietà protettive nei confronti della vegetazione, preservando piante e semi dall’eccessivo freddo e dalle gelate. A primavera, al disgelo, la neve diventa acqua nutritiva e fertilizzante, idonea alla vita. Fiore della vita, quindi, che esemplifica questo potere generante femminile e, nono è un caso, che la stella a sei punte fosse  sia il simbolo del Dio egizio Horus che, nel cristianesimo, di Gesù Cristo; Cristo deriva, infatti, da “Cristallo”, simbolo presso gli antichi della purezza e della forza del cristallo per eccellenza: il diamante. La trasparenza e  la struttura esagonale di questa pietra simboleggiano la forza dell’anima umana, figlia della Dea Madre universale, la potenza  dell’Horus interiore figlio delle divinità celesti e seguace della luce, della vita, della bontà. In Egitto, Horus  era emblema della lotta contro il Male ed il Fiore della vita esemplificava  la guerra magica interiore contro i demoni personali, in una ricerca spirituale di perfezione.  

Nando Carrescia

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