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Ciclisti lucerini, l'esperienza del Gran Fondo dei 4 Colli Dauni




La Gran Fondo dei 4 Colli Dauni è una manifestazione ciclistica organizzata ad Orta Nova ed è giunta quest’anno alla terza edizione, con un crescendo di consensi e di risonanza nell’ambiente ciclistico. Infatti quest’anno è stata scelta come nona ed ultima tappa del “Giro dell’Arcobaleno” che è una specie di giro d’Italia per cicloamatori. Vedrà, quindi, la partecipazione dei migliori cicloamatori.  Il percorso di 120 chilometri si snoda prima verso Carapelle e Ordona, poi sale fino a raggiungere Castelluccio dei Sauri e punta su Bovino, per poi salire ancora a Deliceto e infine salire ad Ascoli Satriano, l’ultimo dei 4 colli, quindi si scende verso Stornarella e Stornara per tornare infine ad Orta Nova.

“I nostri amici” sono recidivi. Infatti i cicloamatori lucerini che avevamo visto partecipare garibaldinamente alla “Gran Fondo del Gargano” e alla “Gran Fondo del Vulture”,  hanno deciso di riprovarci, dimentichi delle fatiche precedenti e pieni di rinnovato entusiasmo.
Sono presenti: FUSCO Luigi, CORNACCHIA Raffaele,  DI GIOVINE Ludovico,  FORZIERI Michele, VACCA Mario, PELLEGRINI Luigi e NARDACCHIONE Giuseppe (“il Cobra”) . 

Manca l’amico Mastrolilli Marcello (che è anche il nostro sponsor con la ditta CM SUD), ugualmente per motivi familiari mancano Monticelli Dario e Calabrese Raffaele.
Luigi Fusco, essendo stato ultimamente troppo impegnato nel suo negozio di biciclette “Bike Planet”, non ha potuto allenarsi e ha deciso di fare il percorso turistico di 60 chilometri.  
La mattina di buon’ora, dopo una breve pausa al Bar per un caffè insieme, ci siamo messi in viaggio; ormai siamo organizzati e puntuali, giunti ad Orta Nova abbiamo trovato un clima di festa, molto piacevole e coinvolgente. Questa cittadina dauna con l’entusiasmo dei neofiti vive con grande partecipazione questa manifestazione, presenziando in massa a tutte le fasi precedenti la partenza, preparazione delle bici, vestizioni e iscrizioni.
Alle 9,00 una simpatica  signora,  Sindaco di Orta Nova ha dato il via.
Finalmente ci siamo, la strada è ostruita da un mare di ciclisti, non si può avanzare e si aspetta qualche asperità per vedere allungarsi il gruppone, si supera così il paese di Carapelle, quindi si passa da Ordona e ci si incammina verso Castelluccio dei Sauri. L’adrenalina è a mille, guardando avanti ci si accorge che ci sono già tre corridori in fuga con duecento metri di vantaggio, vedo il mio compagno Forzieri fare uno scatto poderoso per cercare di riportarsi sui primi, penso che deve essere molto in forma oggi, per fare un’azione del genere. A questo punto il gruppo aumenta moltissimo l’andatura e si ritorna compatti. Prima di Castelluccio il “Cobra” è appiedato da una foratura, lo vedo scendere velocemente dalla bici e prendere l’occorrente per riparare, mi dispiace ma non posso aiutarlo, altri forano, qualcuno cade, ma il gruppo prosegue è la legge del ciclismo, ovviamente ci si augura che non ci sia niente di grave. Comincia un insidioso vento a volte frontale a volte trasversale che ci accompagnerà fino ai piedi della salita di Bovino.
I ciclisti col vento trasversale si dispongono a ventaglio e il gruppo si frantuma in tanti gruppetti.
 Dopo un po’ Mario Vacca che era proprio davanti a me, rallenta di colpo e mi dice che non riesce a respirare bene, quindi ha deciso di mollare, si lascia quindi sfilare in coda al nostro gruppo. Una ventina di chilometri dopo il mio gruppo di una decina di corridori viene raggiunto da un altro gruppetto di sette tra cui, inopinatamente, vedo Mario. Hai superato la crisi, stai meglio gli chiedo, e lui mi risponde che va molto meglio, anche se non si sente al top. Giunti ai piedi della salita di Bovino, vediamo in lontananza sui tornanti, già impegnati in salita i corridori che ci precedono di qualche minuto. Riesco a vedere Michele Forzieri che continua a scattare e a rispondere ai contrattacchi. E’ proprio in palla oggi. Subito dietro di lui scorgo Raffaele Cornacchia. A questo punto ci raggiunge anche Peppino “il Cobra” che dopo un lungo, solitario inseguimento è riuscito a riagganciarsi, ma mi dice sconsolato che sente la ruota lentamente sgonfiarsi di nuovo. Infatti sarà costretto ad abbandonare la gara. Supero la salita di Bovino senza infamia e senza lode, insieme agli altri del mio gruppo, in paese è stato allestito un posto ristoro con frutta e bottigliette d’acqua, non mi fermo, e prendo a volo solo una bottiglietta. Ho sempre cercato di mettere di tanto in tanto, qualcosa nello stomaco, ora una piccola marmellata, ora una mezza barretta di cereali in modo da non andare mai in rosso energeticamente. Una gara così lunga e col caldo richiede moltissime calorie, che vanno integrate. Mi sforzo di leggere sulle divise dei corridori che mi precedono i nomi dei loro paesi e leggo: Copertino, Grottaglie, Monopoli, Brindisi, Lecce, Avellino,  Atripalda, Matera, Firenze, Pescara, Napoli, Ischia, Cerignola, Vieste, Manfredonia, ecc..  Si continua per una  discesa inizialmente molto ripida poi dopo altri chilometri tre chilometri di discesa inizia l’altra salita che porta a Deliceto.
Mario Vacca è sempre insieme a me, e spesso mi incoraggia. Continuiamo insieme verso Ascoli, nella piana  assolata e spesso ventilata. Siamo una dozzina quando attacchiamo la salita del quarto colle, quello di Ascoli Satriano. Lo scalo benissimo con un passo sostenuto tanto che restiamo solo in tre davanti, io Mario e un corridore di Monopoli, anche lui avanti negli anni, come me. Mario mi esorta a non consumare tutte le energie perché nell’attraversare il paese ci sono degli strappetti molto ripidi. Parole sagge.
Finalmente le salite sono finite, ci buttiamo a capofitto verso stornarella, la strada è in leggera discesa e il vento questa volta è a favore. Si viaggia a cinquantacinque all’ora con alcuni tratti a sessanta. Intanto il caldo è diventato asfissiante, sono rimasto con la borraccia a secco e non vedo l’ora di arrivare e bere.  Chiedo un po’ d’acqua ad un corridore di Grattaglie che ha appena ricevuto una borraccia piena dall’ ammiraglia della sua squadra, gentilmente mi fa bere, c’è ora un cartello: dieci chilometri all’arrivo, bene ancora un po’ ed è fatta. Infatti ecco profilarsi davanti al nostro gruppetto di una dozzina di corridori il vialone alberato che attraversa Orta Nova. Facciamo persino una volata e tagliamo, come si suol dire, il traguardo.
E’ stato allestito un pranzo per tutti i corridori ed accompagnatori, si mangerà tutti insieme.
Durante l’ottimo Pasta-Party che si svolge nella palestra di una Scuola prendiamo visione dell’ordine d’arrivo: vincitore ELETTRICO Tommaso, giovane corridore pugliese molto forte. L’altro giovane corridore lucerino CURCELLI Pietro, si è classificato al 32°posto.
Per quanto riguarda la nostra compagnia: 134° Forzieri Michele, 161° Cornacchia Raffaele,  188° Di Giovine Ludovico, 201° Vacca Mario.    

Anche questa volta è fatta. Possiamo dire che è andato tutto bene. Abbiamo passato una bella domenica (di fatica, i ciclisti sono un po’ masochisti). Ciao alla prossima.

Ludovico di Giovine

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