CULTURA Storia         Pubblicata il

Hermann Melville, Moby Dick




Moby Dick è un grande romanzo di Hermann Melville, pubblicato nel 1850. E’ un’opera di straordinario fascino, scritta con linguaggio aulico e di grande effetto. In apparenza, è la storia della ricerca ossessiva da parte del capitano Achab, comandante della baleniera Pequod, della vendetta contro la mostruosa balena bianca che lo ha mutilato di una gamba. Il libro, invece, rappresenta una mirabile esplorazione dell’animo umano e dell’ambiguità della natura. Quello scelto, è il brano che narra il momento in cui Achab scaglia il suo rampone contro l'odiata Moby Dick, finendo trascinato nei flutti da quella maledizione.

 

"Di botto, l’acqua intorno si gonfiò lenta in larghi circoli (...) un basso suono di terremoto si fece udire, un rombo sotterraneo (...) una grande forma balzava per il lungo, ma obliquamente, sul mare (...) Finalmente, mentre il legno buttato da una parte correva parallelo sul fianco della Balena Bianca (...), tanto vicino gli era giunto, quando, col corpo piegato all’indietro e le due braccia levate diritte a dar l’equilibrio, scagliò il rampone feroce e la più feroce maledizione nell’animale odiato. Mentre acciaio e maledizione affondavano fino al manico, come succhiati in un pantano, Moby Dick si contorse da una parte, spasmodicamente rollò (cioè fece oscillare, n.d.a.) il fianco contro la prora e, senza produrvi una sola falla, abbatté così di botto la lancia (...) il rampone venne scagliato; la balena colpita filò innanzi, e con velocità da far faville la lenza scorse nella scanalatura: s’imbrogliò. Achab si piegò a disimpegnarla, la disimpegnò; ma la volta volante lo prese intorno al collo e, senza una parola, venne strappato dalla lancia prima che l’equipaggio si accorgesse che non c’era più (...) Per un momento l’equipaggio incantato della lancia stette immobile, poi si volse. - La nave? Gran Dio, dov’è la nave? - Presto, attraverso un mezzo fosco e confuso, ne videro il fantasma inclinato che svaniva; (...) E allora cerchi concentrici afferrarono anche la lancia solitaria e tutto l’equipaggio e ogni remo fluttuante e ogni palo e, facendo girare le cose vive e quelle inanimate, tutto intorno in un vortice, trascinarono anche il più piccolo avanzo del 'Pequod' fuori vista."

Fotogallery n.
Torna indietro
Stampa
© Lucerabynight.it e una realizzazione mediaweb-grafic