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Riapertura dell’anfiteatro e del museo, occasioni importanti per il rilancio turistico




La quasi contemporanea riapertura al pubblico dell’anfiteatro augusteo e del museo civico “Fiorelli” costituisce un’occasione importante di richiamo e di rilancio per il turismo lucerino, purché il loro riproporsi all’ammirazione dei visitatori abbia un ruolo sostanziale e dinamico, nel senso di far parte di un percorso di iniziative che ne possa rivendire valore culturale, archeologico e storico. Il tutto anche attraverso una posizione di interscambio attiva e propositiva con le altre espressioni della storia locale. Per l’anfiteatro romano si dovrà pensare anche a qualificare e valorizzare la zona circostante, attraverso ulteriori lavori di scavo che gli esperti ritengono ormai indispensabili per portare alla luce tutti i reperti archeologici non ancora emersi in superficie. Si pensa alla zona di “ S. Matteo”, che viene ritenuta una grande area archeologica inesplorata di assoluto valore.
Il museo “Fiorelli” torna a splendere in tutta la sua grandezza nel cuore del centro storico, una grandezza che è figlia diretta della rarità dei pezzi custoditi. Esso, così, si avvia a vivere una nuova fase, originale, poiché attraverso il recupero e la ristrutturazione della sede storica si propone di esplorare la storia di Lucera in età romana. Ciò attraverso la ricostruzione dei monumenti e la lettura degli oggetti in relazione agli originari contesti culturali, sociali, religiosi che li hanno prodotti. Come afferma la direttrice dottoressa Lisa Pietropaolo, l’obiettivo è di svelare gli “uomini” che sono dietro le “cose” conservate nel museo, mostrare come probabilmente funzionavano gli spazi dedicati ai culti, alla vita pubblica, agli spettacoli, alla cura del corpo, come erano le case e i volti ritratti degli abitanti della città, come i cittadini amavano rappresentarsi in vita e dopo la morte. D’ora innanzi, il “Fiorelli” sarà un museo di archeologia urbana, come recita il nuovissimo logo.
Il museo civico ha pure la grande occasione di interagire con il gemello diocesano, che conserva testimonianze dell’arte sacra tra le più significative e suggestive all’interno del cammino della chiesa locale. Entrambe le istituzioni culturali sono ubicate nel cuore dell’antica Lucera, motivo per il quale sarà più agevole dare vita ad un percorso museale che integri quello più conosciuto e tradizionale della monumentalità. Insomma, si tratta di un’ importante occasione di crescita turistica e culturale della città, a condizione che tale patrimonio  non diventi  una sorta di cattedrale nel deserto.

Antonio Di Muro

GUARDA IL VIDEO: Il Museo Civico "Fiorelli" riapre al pubblico -clip1-
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GUARDA IL VIDEO: L'Anfiteatro Augusteo torna alla città -clip1-
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