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Convegno a Lucera sui cammini della transumanza

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È una recente notizia il positivo riscontro alla tre giorni dedicata alla transumanza, svoltasi nei giorni scorsi in Albania, con il tavolo tecnico coordinato da Asvir Moligal.

L’incontro albanese era stato anticipato a Lucera, nel corso del convegno-dibattito sul tema della transumanza, organizzato dall’Associazione Mondo News, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Lucera e di Studio9tv.
Sono autostrade lente, ma strategiche. Questi i tratturi, luoghi di transito di uomini, mandrie e greggi, ma anche siti di archeologia rurale che in alcuni casi rivivono, come in tempi antichi, almeno due volte l’anno. È il caso del tratturo regio Castel di Sangro-Lucera, circa 160 chilometri di storia da percorrere a piedi in otto giorni, dall’Abruzzo alla Puglia, attraversando il Molise e 18 territori comunali.
Proprio Lucera ha ospitato il convegno sulla transumanza. Le “strade erbose” hanno fatto crocevia a Lucera per un confronto su tutela e valorizzazione degli antichi tratturi, beni materiali e immateriali, patrimonio di genti itinerante e di terre ospitali, ricovero per animali e residenza per pastori.

A confrontarsi con i giornalisti del progetto “Theke Lucera apre gli scrigni”, organizzato dall’amministrazione comunale di Lucera e finanziato dalla Regione Puglia con fondi P.O. Fser 2014-2020, esperti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni locali.
La giornata dedicata ai cammini tratturali è iniziata con la vista alla fattoria del fratelli Carrino, depositari di antiche tradizioni legate alla transumanza e “ambasciatori” di un mondo rurale che resiste alla globalizzazione e alle spinte dell’innovazione nella produzione agricola. Nella fattoria si possono ancora rivivere modi di vita rurale, scomparsi in altre parti della Capitanata, immergendosi così in un contesto storico che strizza l’occhio al futuro ma che non dimentica di tenere piedi ben saldi nel passato.
Alla visita ha fatto seguito il dibattito.
Nel cortile di Palazzo D’Auria Secondo si sono succeduti gli interventi di Alberto Casoria, presidente del Gal Meridaunia, di Nicola Di Niro, amministratore di Asvir Moligal e dell’assessore alla cultura del Comune di Lucera, Carolina Favilla.
Una prima parte dedicata al confronto tra territori con Casoria che ha ricordato gli sforzi fatti per valorizzare la cultura rurale nei Monti Dauni e delle prospettive che la tutela delle tradizioni può rappresentare per le aree interne, spesso dimenticate dalla grande programmazione di sviluppo locale.
Da parte sua Nicola Di Niro ha sottolineato le iniziative che il capofila Moligal ha intrapreso per costruire una filiera internazionale sulla valorizzazione dei tratturi, con il coinvolgimento di Spagna, Grecia, Germania, Svezia e paesi balcanici, con un prossimo coinvolgimento degli Stati uniti e dell’America Latina.
A chiudere la prima parte, l’intervento dell’assessora Favilla che ha spiegato le finalità del progetto di ospitalità dei giornalisti e dato la disponibilità dell’amministrazione comunale di Lucera a sostenere le iniziative di valorizzazione degli antichi cammini tratturali.

La seconda parte del convegno è stata incentrata sul proiezione del documentario dedicato alle  donne dei Colantuono,  famiglia molisana che da quasi cent’anni procede alla transumanza tra Puglia e Molise: 350 bovini di razza podolica in marcia dal Gargano al Matese. A spiegare le ragioni del cammino di uomini e animali è stata Carmelina Colontuono, la mandriana diventata famosa per la sua caparbietà a continuare la tradizione dei propri avi, nonostante le difficoltà che ogni anno la transumanza deve superare per portare a termine il suo cammino.
All’intervento di Luca Ruali, giovane architetto milanese, esperto di riqualificazioni rurali e studiosi di fenomeni legati alla transumanza rurale, intesa come fenomeno di popolamento delle aree interne, spesso povere di mezzi e di strutture.

La giornata dedicata alla transumanza si è conclusa con la presentazione del libro “tratturi e transumanza – profili fra passato, presente e progettualità future” di Pierluigi De Santis. Un testo che esalta il connubio tra tratturi e transumanza, come valore indissolubile della tradizione rurale e che merita di essere raccontato alle nuove generazioni per preservarlo dall’oblio del frenetico movimento della moderna viabilità che consuma tutto velocemente.

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