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Consiglio comunale di Lucera: Tutolo, Miano ed il conflitto di interesse - Replica Assessore Angelo Miano

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L'opposizione chiede le dimissioni dell'assessore Angelo Miano, attraverso un comunicato stampa, dopo la seduta dell'ultimo Consiglio comunale. Si legge nella nota:"Durante il consiglio comunale del 21 Febbraio 2017, le forze di opposizione hanno presentato interrogazioni su argomenti che suscitano dubbi e perplessità circa la correttezza e la moralità dell’amministrazione, mettendo così in palese difficoltà il sindaco Tutolo e la sua maggioranza. In particolare - scrivono i Consiglieri di minoranza - l’interrogazione proposta dal Consigliere Pasquale Dotoli ha affrontato il conflitto di interesse del rag. Angelo Miano, per il doppio ruolo di assessore alle attività produttive e di vicepresidente e maggiore azionista della società MIDI Energia. La MIDI Energia è una società a responsabilità limitata che conta 9 soci e 3 amministratori.
Le quote societarie vanno dal 22,25%, detenuto dal rag. Miano, a scendere fino al 2,45%. L’oggetto sociale della MIDI Energia è la realizzazione, l’istallazione, la gestione e la manutenzione di impianti per la produzione di energia elettrica a mezzo dello sfruttamento dell’energia eolica, solare e di fonti alternative rinnovabili e assimilate in proprio e per conto terzi".
La nota della minoranza continua ricordando che l'azienda ha chiesto al comune di Lucera di realizzare un parco eolico di potenza pari a 48 MW in località “S. Pietro in Bagno”. Per questo motivo l'assessore Miano sarebbe in una condizione di conflitto di interesse perché si sarebbe presentato, per delega del Sindaco, a tutte le conferenze di servizi celebratesi per impianti di produzione di energia alternativa richiesti da altre società e chiedendo per conto del Comune l’applicazione delle fideiussioni per il futuro smaltimento, nella misura minima prevista per legge.
Secondo l'opposizione, la Mi.Di srl, invece, come dichiarato da Dotoli durante l'Assise al teatro Garibaldi, avrebbe avanzato richiesta di fideiussione in misura più bassa.
"Ovviamente il sindaco - continua il comunicato - non ha potuto delegare il Miano per presenziare alla conferenza di servizi celebratasi per la Mi.Di srl, poiché costui si sarebbe trovato nella duplice veste di vicepresidente della società interessata al progetto ed assessore alle attività produttive. E, per la prima volta, il Comune è rimasto assente ad una conferenza di servizi in questa materia. Il Sindaco nel rispondere all’interrogazione ha chiarito che non è suo costume negare a chicchessia di svolgere la propria attività professionale e/o imprenditoriale".
Dotoli, Bizzarri, Valerio e gli altri consiglieri di minoranza accusano il Sindaco di sapere "perfettamente che su un argomento così grave quantomeno sotto il profilo etico, in passato avrebbe giustamente preteso le dimissioni dell’assessore" e chiedono le dimissioni dell'assessore in questione. 

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Riceviamo e pubblichiamo la replica dell'Assessore Angelo Miano

COMUNICATO STAMPA - ASSESSORE ANGELO MIANO
Al fine fugare le masturbazioni mentali del Consigliere Dotoli, e per smentire quanto riportato nel comunicato inviato alle testate giornalistiche in uno con i consiglieri di minoranza,
voglio precisare che la delega alle energie rinnovabili da giugno 2014 era in capo all’avv. Di Battista Francesco e ancora oggi non mia, quindi l’ho semplicemente sostituito poiché
impossibilitato in alcune conferenze di servizio e certamente non quelle della MI.Di. srl società costituita nel 2007, avente capitale sociale di €. 94.000,00, tuttora non operativa, in cui detengo una partecipazione del 22%. Quindi dov’è l’incompatibilità?
Nelle conferenze a cui ho partecipato il mio compito è stato solo quello di consegnare il parere del Dirigente tecnico dell’epoca, ivi incluso la richiesta alla Regione di provvedere alla
verifica del rispetto di tutti gli obblighi di legge. Preciso, inoltre, che l’unica competenza politica è soltanto quella di chiedere le misure compensative ambientali per il Comune, cosa peraltro, mai fatta in precedenza, mi riferisco alle passate amministrazioni ed in modo particolare al sindaco Dotoli, che con tale atteggiamento ha fatto perdere al Comune tutte le liberalità offerte dalla ditte realizzatrici. Oggi tale richiesta viene osteggiata dalle norme nazionali intervenute successivamente al nostro insediamento.
 Occorre puntualizzare che l’ex Sindaco Dotoli, non ha letto, o meglio, non ha voluto leggere neppure i documenti allegati agli atti, nei quali vi è la dichiarazione della società, (che allego alla presente per completezza) contenente la disponibilità della MI.DI. srl alla firma della fideiussione in favore del comune di Lucera, ciò ai sensi della Legge Regionale Puglia (sempre allegata alla presente), che al paragrafo 2.2.s prevede il rilascio della fideiussione per un valore non inferiore a € 50,00/Kw, nel caso specifico pari ad € 1.050.000,00. Quella che a detta loro il dirigente avrebbe smantellato come proposta della società pari ad € 286.847,42 altro non è che il piano di dismissione dell’impianto a termine operatività, così come previsto dalla Regione e che si allega per opportuna visione. Ovviamente è cosa ben diversa da una proposta di fidejussione, ma che evidentemente all’ex Sindaco Dotoli (forse perché imbeccato male) e che dovrebbe conoscerle bene, è sfuggita? Sicuramente perchè lui era abituato a sottoscriverle per importi inferiori e pari a 5 €./Kw? Sarà stato un refuso di memoria? In definitiva, per chiarire e fugare dalle menti disturbate dell’opposizione ogni dubbio, preciso: se noi con le fidejussioni prendiamo 150.000,00 € per pala da 3 MW e loro soltanto 15.000,00 €, a fronte di un piano di dismissione della società in cui sono socio, che ne prevede 41.000,00 per pala, quale delle due amministrazioni riuscirà a smaltire l’impianto? di cosa stiamo parlando? dove sono i miei vantaggi?
 Da quanto sopra esposto si evince chiaramente la cantonata presa nel montare tutta la storia (forse perché, ripeto imbeccato male) dal buon Dotoli, che rispetto come persona e
imprenditore, parimenti a quanto da lui espresso nei miei confronti. Preciso, infine, che in tutte le conferenze di servizi la proposta di fidejussione è sempre stata la stessa e come detto sopra più che capiente, quindi quale sarebbe stato il mio vantaggio? Infine, ricordo che il parere del Comune non è assolutamente vincolante, in quanto quello decisorio spetta alla Regione, che ovviamente può non tenere conto dell’eventuale parere anche negativo espresso dal Comune.
Infine, nel caso specifico c’è stata una assoluta correttezza del Sindaco Tutolo nello svolgimento del suo ruolo, poiché in occasione della conferenza della MI.DI. ha firmato direttamente il parere per evitare incompatibilità. 
Quindi in definitiva non esiste nessun dirigente che abbia smantellato tentativi inesistenti di offerte a ribasso dell’importo fidejussorio e a mio parere nessuna incompatibilità.
 Tanto ero tenuto a comunicare per opportuna chiarezza, con la preghiera di pubblicarlo, a fronte di dichiarazioni infamanti della banda Dotoli & C.
 Lucera lì 25/02/2017
Ass. Miano Angelo
Si Allega:
- Impegno fideiussorio dismissione
- Piano dismissione dell’opera MIDI
- Disciplina FER

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