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Alla "Bozzini-Fasani" increscioso episodio di intrusione e furto

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Ci risiamo. La scuola è presa di mira dai ladri per arraffare e rubare. Questa volta è toccato all'Istituto Comprensivo "Bozzini-Fasani" e, precisamente, all'edificio scolastico di Via Raffaello in Zona 167.
Questa notte infatti con il sistema d'allarme KO (non si sa se per guasto occasionale o se messo fuori uso) la scuola è stata violata e dei malviventi hanno prelevato dalle aule un buon numero di computer portatili, utilizzati per le LIM o per le attività didattiche ed istituzionali dei docenti. Hanno portato via anche il computer da lavoro del Dirigente Scolastico, prof. Mario Tibelli.
Stamani, alle 8.15, come ogni giorno, genitori, studenti, docenti e personale amministrativo si sono recati a scuola. Ma all'arrivo sono stati colti di sorpresa dal vedere un'auto dei Carabinieri parcheggiata davanti all'ingresso interno della scuola e dal constatare che uno dei Militi piantonasse l'aula docenti, dove non si poteva entrare. Qui, si è scoperto dopo, è stata anche scassinata la macchinetta del caffè.
Ma nonostante l'apprensione e la preoccupazione che la notizia dell'avvenuto furto ha creato in tutti, genitori e ragazzi sono rimasti composti ed attenti alle disposizioni che via via sono state emanate dal Dirigente e dai suoi collaboratori perché si andasse ad organizzare la giornata scolastica al meglio. Così le classi della primaria sono state dislocate nelle sezioni della Scuola dell'Infanzia che, oggi, sabato, era chiusa; mentre quelle della secondaria di primo grado in Auditorium.
Allorquando i Carabinieri hanno concluso le operazioni di controllo e di verifica, gli studenti e i loro insegnanti sono rientrati regolarmente e progressivamente nelle proprie aule. L'attività didattica non ha subito pertanto nè contraccolpi, nè tantomeno interruzioni di sorta.
Anzi, è stata l'occasione, ci dice il Dirigente Scolastico, prof. Mario Tibelli per: "Fermarsi a discutere e a riflettere con i razazzi e grazie a loro sul bruttissimo fatto accaduto e sui temi educativi che da esso se ne possono trarre". In particolare, ha sottolineato il preside, sulla "Sacralità e sull'intoccabilità della scuola come luogo di formazione dei ragazzi, da fondare sui riferimenti forti e convinti ai diritti sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione ONU dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza".
Non tutta la società è malata, per fortuna. Lo stesso Dirigente ha sottolineato che non ci sono stati atti vandalici ai danni delle strutture e delle suppellettili e ciò, perlomeno, "ci consola un po'". Inoltre, va apprezzato lo spirito di collaborazione consapevole e positivo dimostrato dai genitori, dai ragazzi e dai docenti: la vera risposta a quanto di brutto è stato commesso.

La Redazione

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