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Si apre il XIV Festival della Letteratura Mediterranea. Focus letterario 'Scrivere mi è necessario. Il reportage' con Asmae Dachan e Marta Bellingreri

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Marta Bellingreri Asmae Dachan I Radiodervish

Apertura del XIV Festival della Letteratura Mediterranea
Focus letterario “Scrivere mi è necessario. Il reportage” con Asmae Dachan e Marta Bellingreri
Concerto dei Radiodervish
Sabato 24 settembre 2016 – Lucera (Fg)
 
Lucera, 23 settembre 2016 – Dopo il segno lasciato in città dall’FLM-LAB - che ieri sera ha visto protagonista di Te lo scrivo nell’orecchio#3 Roberto Corradino con “L’artista del digiuno” di Franz Kafka – è arrivato il momento di dare spazio alla letteratura, alla musica e al teatro. Sabato 24 settembre avrà inizio la XIV edizione del Festival della Letteratura Mediterranea, ideata e curata dall’associazione Mediterraneo è Cultura, che quest’anno ruota intorno al tema Il segno ci fa umani.
“A cosa serve scrivere, o fare teatro” si chiedono gli organizzatori del Festival, “è ancora possibile farlo se dall’altra parte del Mediterraneo un bimbo rischia la vita sotto le bombe, se stanno torturando dei ragazzi, se una mamma incinta con la figlia molto piccola decide di scappare dalla propria terra sfidando la morte?”.
La risposta è sì, sempre sì. Ancora di più. Perché c’è la necessità di farlo, anche se apparentemente può sembrare inutile, perché è questo che ci salva e ci rende uguali.

Da queste riflessioni prende spunto il focus letterario “Scrivere mi è necessario. Il reportage”, in programma sabato 24 settembre alle ore 20.00 in piazza Lecce, che vedrà protagoniste Asmae Dachan e Marta Bellingreri.
Giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, Asmae Dachan è nata ad Ancona da genitori di Aleppo. Direttore responsabile del mensile marchigiano Mondo Lavoro, è autrice e attivista per i diritti umani impegnata da anni nel dialogo interreligioso. Ha pubblicato libri e raccolte di poesie (“Dal quaderno blu” nel 200, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Concorso Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore a Torino e le sillogi “Tu, Siria” e “Sotto il cielo di Lampedusa – annegati da respingimento”, del 2013 e 2014); nel 2012 è tra i fondatori dell’associazione umanitaria Onsur (Campagna Mondiale di Sostegno al Popolo Siriano), che si occupa di sostenere i civili siriani colpiti dal drammatico conflitto. Vincitrice del Premio Universum Donna 2013 – sezione giornalismo, nello stesso anno riceve la nomina a vita di Ambasciatrice di Pace della University of Peace Switzerland. Nel 2014 riceve il Master honoris causa in giornalismo assegnato dalla European Muslim League e dal IUOP International University of Peace per il suo impegno in favore del dialogo. Nel 2015 l’Ordine dei Giornalisti delle Marche le assegna il premio “A passo di notizia” per i suoi reportage giornalistici in Siria. Quest’estate ha firmato su Panorama un reportage sulla Turchia all’indomani del fallito golpe di luglio e sul Fatto Quotidiano un servizio sui bambini siriani sfollati nelle tendopoli e ricoverati in ospedali e orfanotrofi di fortuna al confine tra Turchia e Siria. L’11 settembre 2016 ha ricevuto il Premio della giuria al prestigioso festival “Giornalisti del Mediterraneo” di Otranto, per il suo reportage da Bruxelles sugli attentatori di Moleenbek, pubblicato da Panorama all’indomani dei tragici attentati terroristici della scorsa primavera (dal titolo “Nella tana degli uomini bomba”). Nel suo blog “Diario di Siria” (https://diariodisiria.com) racconta il dramma della popolazione siriana.
Specializzata in Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, Marta Bellingreri è autrice - insieme a Giusi Nicolini - del libro intervista “Lampedusa. Conversazioni su isole, politiche e migranti” (Edizioni Gruppo Abele, 2013) e de “Il sole splende tutto l’anno a Zarzis” (Navarra Editore, 2014), reportage narrativo di viaggi tra Sicilia, Tunisia e Francia, insieme ad adolescenti tunisini. Ha vissuto in Siria, Libano, Palestina, Egitto, Giordania e Tunisia, dove ha lavorato come insegnante di italiano e in progetti di cooperazione. Ama scrivere storie e reportage, dal mondo arabo e dalla Sicilia, pubblicando in giornali e siti italiani e internazionali quali L’Espresso, Il Manifesto, Newsweek, al Monitor, Terre Libere, Fortress Europe. Ha partecipato al film “Io sto con la Sposa” (2014) e ha lavorato come traduttrice e assistente regia nel film documentario "Sponde" (I. Dionisio, 2015). Attualmente è dottoranda in Cultural Studies e vive ad Amman per la sua ricerca. Fa parte attivamente della rete Watch the Med Alarm Phone, telefono di allarme per i migranti in mare, e ha fondato a Palermo l’associazione Di.A.Ri.A. (2010), insieme a Emilia Guarino, Livia Alga e Daniele Crisci.
Dopo il focus letterario sul reportage il Festival della Letteratura Mediterranea esplora il tema scelto attraverso il linguaggio della musica con i Radiodervish, in concerto in Piazza della Repubblica alle ore 22. Sono stati scelti perché sono il gruppo che più di ogni altro ha definito appieno una poetica e una visione del mondo schierata dalla parte di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo.
Nati in Puglia nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente. Ne è nato un originale cantautorato, che i Radiodervish amano chiamare “Cantautorato Mediterraneo”, che trova le sue origini e i suoi riferimenti nelle varie tradizioni raffinate e popolari del mediterraneo. Grande importanza viene data all’incontro tra mondi sonori differenti e ai testi colti e declinati in lingue diverse. In 15 anni di attività, lavorando sempre in stretta collaborazione con il talento musicale Alessandro Pipino, i Radiodervish hanno pubblicato 10 dischi e hanno interagito con numerosi musicisti tra i quali  Franco Battiato, Giovanni Lindo Ferretti, Orchestra Araba di Nazareth, Jovanotti, Stewart Copeland, Caparezza, Noa, Nicola Piovani, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, Teresa Ludovico,Valter Malosti. Sono stati ospiti dei più importanti palcoscenici italiani ed internazionali: Beirut, Bruxelles, Gerusalemme, Valencia, Atene, Quito, Betlemme, Tel Aviv ,Parigi al Théatre de l’Olympia, Opera House del Cairo, Festival Carthage Tunisia, Amman. La pluralità delle lingue del canto che spazia dall’italiano all’arabo passando per l’inglese e il francese, costituisce la cifra dei Radiodervish.

La XIV edizione del Festival della Letteratura Mediterranea vantail patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Lucera ed è realizzata grazie al supporto e alla collaborazione tra pubblico e privato.

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