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Il Wwf chiede un mare di SI. Per il referendum contro le trivelle del 17 aprile

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È la prima volta, evidenzia il WWF Foggia, che nella storia d’Italia istituzioni e cittadini si troveranno fianco a fianco in un referendum che vuole liberare il nostro mare dalle servitù petrolifere e emancipare il Paese dai combustibili fossili. Il prossimo 17 aprile si svolgerà il referendum sul tema della ricerca e dell’estrazione di idrocarburi.
L’industria petrolifera è un’industria inquinante in tutte le sue fasi e, pertanto, in grado di compromettere le altre opportunità del territorio che significano soprattutto turismo, pesca, delicati equilibri ambientali, biodiversità.
Al di là del quesito referendario specifico, sottolinea il WWF, il 17 aprile si confronteranno due diverse strategie energetiche: da un lato quella legata alle fonti fossili, dall’altro quella che vorrebbe un’Italia più sostenibile che dia concretezza agli impegni assunti alla COP 21 di Parigi per la de-carbonizzazione della nostra economia e per le fonti rinnovabili, contenendo così la febbre del Pianeta e contrastando i cambiamenti climatici che mettono a rischio il nostro futuro.

In questo senso il referendum sulle trivellazioni assume lo stesso significato simbolico di quello contro il nucleare che aveva già indicato la strada delle rinnovabili come la via del futuro energetico del nostro Paese.
Il Governo, che mostra di non volere la partecipazione su questi temi, ha fissato una data molto ravvicinata e non ha concesso l’election day (l’accorpamento del voto per le amministrative con quello sul referendum), pur di tentare di far fallire il referendum per mancato raggiungimento del quorum (50% più 1 degli aventi diritto al voto). Non si è fatto scrupolo di fissare la data della consultazione nella prima domenica possibile con il solo scopo di limitare al massimo il confronto e la discussione nel Paese, buttando così via 360 milioni di euro e dimostrando una scarsa attenzione alle tematiche ambientali.
L’invito a non andare a votare offende i cittadini italiani i quali hanno il diritto di esprimere il proprio voto su questioni fondamentali per il destino del nostro Paese e per il futuro dei propri figli e dimostra la mancanza di argomenti a sostegno delle trivelle.
Il 17 aprile votando “Sì” al referendum si dirà “Sì” all’ambiente, “Sì” al mare pulito, “Sì” a un futuro più sostenibile.
 
 
TUTTI I MOTIVI PER DIRE SI CON DOSSIER E APPROFONDIMENTI SUL SITO:
http://www.wwf.it/unmaredisi.cfm

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