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Turismo, una risorsa che va aiutata

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Durante il periodo natalizio, così come quello estivo, uno dei comparti che traina maggiormente la sofferente economia del Paese è quello del turismo. Questo è infatti un settore che, se ben curato, può offrire molto, data la natura della maggior parte dei territori italiani. In realtà ci sono tantissime meraviglie che meritano di essere scoperte, molte delle quali si trovano proprio al sud. Un problema molto difficile da superare però è quello del modo in cui vengono tenuti certi gioielli architettonici. Perle rare, strutture uniche, lasciate, fin troppo spesso alla mercé di una natura che non vede l'ora di riconquistare terreno. Questo nella migliore delle ipotesi, dove il massimo degrado sono le erbacce e la muffa chi distrugge gli edifici.
 
Altri invece sono lasciati in balia di teppisti che devastano, pasticciano con bombolette, imbrattano, rompono, distruggono, e in questi casi riuscire a riportare alla vita monumenti o edifici è davvero un'impresa. Delle volte, purtroppo, occorrono diversi milioni di euro per ridare splendore a un sito turistico, e delle volte rimediare le somme necessarie non è quasi possibile. Delle altre, fortunatamente, il privato va a coadiuvare il pubblico e allora, grazie a tali investimenti, si può riuscire a rendere nuovamente fruibile il sito in questione.
 
Per la Fortezza Federiciana, infatti, sembra non esserci altra via d'uscita dato che la struttura è stata esclusa dall'assegnazione di fondi del Programma Operativo Nazionale del 2014-2020. Eppure si tratta di un'attrazione turistica di grande interesse, oltre che di una testimonianza storica di rilievo. Il castello di Lucera però, così come sono messe le cose attualmente, rischia letteralmente di crollare. La sua struttura, molto delicata, si presenta infatti compromessa in modo gravissimo, se non addirittura definitivo.
 
Il problema che affligge l'edificio sono i continui smottamenti che interessano la collina su cui il castello è stato edificato e la situazione non sembra di facile soluzione. Proprio per questo motivo ci si aspettava di essere inclusi nel programma dei fondi, ma così non è stato, nonostante le diverse sollecitazioni del comune di Lucera. Non resta che attendere qualche privato per poter rendere la struttura fruibile, in quel caso il secondo step sarà quello di digitalizzare tutto per rendere il sito fruibile dal pubblico, magari con una semplice connessione internet con tiscali adsl o altro operatore (maggiori informazioni su http://www.apprendistatoprovinciaroma.it/adsl-tiscali/), con sistemi moderni che renderebbero la visita in loco un appuntamento davvero interessante per il turismo pugliese.
 

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