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Area Nuova Foggia interviene sul Diritto allo Studio

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Quale priorità avrà il diritto allo studio universitario nell’agenda di questo governo? All’indomani del crollo delle domande di borse di studio al quale stiamo assistendo su tutto il territorio nazionale, l’associazione studentesca Area Nuova chiede a gran voce alle istituzioni una risposta immediata a questo quesito.

Migliaia di studenti, precedentemente beneficiari, quest’anno non potranno usufruire del contributo della borsa di studio a seguito dell’entrata in vigore della legge sul nuovo Isee, acronimo di ‘’indicatore della situazione economico equivalente’’ , ovvero il dato economico necessario per poter accedere ai benefici del diritto allo studio. I dati sono preoccupanti : in Puglia si registra una caduta a picco in tutte le provincie: a Bari il 34% degli studenti che l’anno scorso risultavano vincitori, oggi non rientrano fra i requisiti di reddito; a Lecce il 25.2%; a Taranto il 21% e, dulcis in fundo, a Foggia assistiamo ad un calo dei 9.3% di studenti in meno rispetto all’anno precedente.
“Sapevamo sarebbe stato un anno di sperimentazione a seguito della riforma che ha revisionato il metodo di calcolo dell’ISEE, ma non ci aspettavamo un dato cosi preoccupante. I dati parlano chiaro, questo nuovo sistema di calcolo non fotografa le reali condizioni economiche degli studenti e delle loro famiglie. Sarà necessario porre in essere dei rimedi immediati al fine di dare la possibilità agli esclusi ed ai futuri esclusi di concorrere al bando per ottenere un contributo necessario al perseguimento dei loro studi. A tal proposito stiamo vagliando diverse proposte da portare al più presto nelle sedi competenti” Queste le parole di Andrea Marino, rappresentante di Area Nuova in Consiglio di Amministrazione Adisu Puglia.

"Ma non è tutto qui" – continua Marino – “vi è bisogno di una seria riflessione in materia : solo 10 giorni fa si è tenuto il IV Forum nazionale sul diritto allo studio universitario, che ha visto la partecipazione del Sottosegretario all’istruzione Davide Faraone e dei rappresentanti delle regioni, dell’università e degli studenti. Qui ho avuto modo di sottolineare che continua a mancare un’attenzione ed una programmazione seria sul diritto allo studio universitario. Basti pensare che in Italia abbiamo un diritto allo studio ed un sistema di finanziamento al suo supporto pensato anno per anno, il che impedisce agli studenti beneficiari di veder certamente tutelato il proprio diritto per l’anno successivo. Alle stesse difficoltà vanno incontro le regioni e le agenzie che si occupano di diritto allo studio, le quali vivono nella continua incertezza del finanziamento che arriverà dal Miur."

E’ arrivato il momento che le istituzioni diano delle risposte e delle certezze. Ben vengano in tal senso, tavoli di lavoro congiunti ai quali possano partecipare anche gli studenti, i veri titolari di un diritto, quello agli studi universitari, costituzionalmente sancito.

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