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INCIPIT iNforma - Caldo afoso: arrivano i consigli per gli sportivi

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Quando fa caldo ci si allena o no? La risposta, soprattutto per i più pigri, è .

“Il caldo non è un buon motivo per dedicarsi alla sedentarietà più assoluta. Per non perdere l’allenamento faticosamente conquistato durante l’inverno- spiega in questo appuntamento di iNforma il dott. Pasquale Di Gioia, il biologo nutrizionista e chinesiologo di Lucera-non bisogna gettare la spugna e sentirsi totalmente in vacanza, ma continuare ad allenarsi con criterio e difendersi dalla disidratazione”.

Attenzione alla disidratazione - Non c’è estate che non faccia sudare. Ma se non si è veloci a reintegrare i fluidi tanto quanto lo è il corpo a lasciarseli sfuggire, l’allenamento all’aperto e alle alte temperature potrebbe rivelarsi poco piacevole.

L’esercizio fisico svolto al caldo è fonte di maggiore stress: i passaggi chimici che convertono il cibo in energia producono per la maggior parte calore. Anzi, per dirla tutta, ben l’80 percento dell’energia viene convertita in calore, mentre solo il 20 percento è effettivamente utilizzato per supportare la contrazione muscolare. Sicuramente, si tratta di un aspetto vantaggioso durante i mesi freddi, ma non di sicuro in estate, quando, unito alle alte temperature, può far aumentare eccessivamente la temperatura.
E più duramente ci si allena con il caldo, più la temperatura tende a scalare il termometro, e più il corpo deve lavorare sodo per evitare di surriscaldarsi. E lo fa intervenendo anzitutto con la sudorazione, un meccanismo di termoregolazione (regolazione della temperatura interna) che tende a raffreddare la superficie del corpo attraverso l'evaporazione del calore in eccesso. Qui è la pelle l’organo che permette all’acqua contenuta nel sudore di disperdersi nell’aria.

Ma se da un lato la sudorazione è importante per permettere al corpo di raffreddarsi e mantenere una temperatura fisiologica, dall’altro comporta la perdita eccessiva di liquidi e sali minerali, perdite che se diventano importanti possono sfociare nella disidratazione.

Sebbene gli sportivi professionisti possiedano le conoscenze per mettersi al riparo da questa evenienza, resta aperto il problema legato alla salute dello sportivo amatoriale - o di chi pratica attività fisica e sport solo occasionalmente - che sottovaluta l’importanza dei problemi legati alla carenza di acqua e sali minerali nel corpo.
È sufficiente sapere che l’organismo umano è composto dal 65% di acqua per comprendere come una corretta idratazione e un’alimentazione adeguata al tipo di sport praticato siano i cardini del benessere fisico, tanto più se questo è sottoposto ad attività fisica ad alte temperature.

Abituatevi in maniera graduale al caldo - Per consentire al vostro corpo di abituarsi aumentate il tempo di allenamento in modo graduale, cominciando con brevi sessioni di allenamento ( 10-15 minuti per volta) ed evitando le ore più calde e umide (12-17)
 
Idratatevi - Presentatevi all’appuntamento sportivo ben idratati, per cui curate particolarmente l’alimentazione nel periodo precedente consumando frutti di stagione e verdura colorata. Bevete acqua a sufficienza senza aspettare che insorga il senso della sete. Seguite queste stesse regole nelle ore che seguono l’allenamento.
 
Vestite in maniera adeguata - Un abbigliamento in tessuti traspiranti aiuta il sudore ad evaporare e mantenervi freschi. Evitate il più possibile i colori scuri, quelli cioè in grado di assorbire il calore. Se possibile, indossate colori chiari e un cappellino con la visiera larga.
 
Evitate se non è la vostra giornata - Se vi sentite particolarmente preoccupati per il calore eccessivo o l’umidità, rimanete in casa o allenatevi in un luogo fresco. Può andar bene anche una passeggiata in un centro commerciale o andare su e giù per le scale in un edificio con l’aria condizionata.
 
Ascoltate il vostro corpo - Fate attenzione ai segnali del vostro corpo: se iniziate a sentirvi confusi, nauseati o avete difficoltà nel respirare, fermatevi e riposate.
 
Gioviana Tedeschi

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