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Francesco Serio: ‘New’ Whitney Museum of American Art

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A ‘firmarlo’ è un noto architetto italiano

Renzo Piano…quando si dice: un nome, una garanzia! Taluni lo considerano un visionario, altri addirittura un dio. Soprattutto all’estero. Per quell’innato senso di libertà che cerca di esprimere in ogni sua opera. Per quel suo volere anteporre l’arte a qualsiasi cosa. Queste sono state le motivazioni che hanno spinto il direttore del Whitney Museum, lo storico museo newyorkese fondato da Gertrude Vanderbilt Whitney, ad affidare la progettazione della nuova sede, ora ubicata al Meatpacking District, all’architetto, nostro compatriota. 20 mila e 500 metri quadrati di spazio, in cui sarà data visibilità all’arte americana, moderna e contemporanea, con circa 600 lavori di artisti diversi. 422 milioni di dollari il costo per un’impresa comunque riuscita, considerando che la raccolta fondi ha già superato la medesima soglia, e anche con netto anticipo rispetto ai pronostici. Il museo, nella sua rinnovata veste si presenta come una struttura sfaccettata, che ricorda molto una fabbrica.

Eppure, se guardata da altre angolazioni, instaura con le costruzioni circostanti una sorta di continuità, e non solo architettonica. La chicca, quella più sensazionale, poi, è rappresentata dai panorami che è possibile ammirare dalle terrazze e che, forse, d’ora in poi saranno i soggetti più fotografati di New York. Così, mentre in Italia veniva inaugurato l’Expo 2015, nella Grande Mela si teneva il party inaugurale, a cui hanno preso parte tantissime celebrità, artisti, filantropi e altrettanti contributori di questo ambizioso progetto. Sosteniamo, perciò, la cultura anche in Italia, come accade normalmente oltralpe!

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