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Mia madre senza stipendio da circa un anno

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione di un giovane lucerino  che rappresenta la  difficile situazione della propria madre, da circa un anno senza stipendio.
Di seguito il testo-appello al Sindaco Antonio Tutolo

Spett.le Illustrissimo Sindaco Antonio Tutolo

Sono un ragazzo di Lucera, da anni emigrato al nord per lavoro, mi chiamo Alessandro e mi permetto di nominarla in questa lettera, in quanto volere esprimere con tanto rammarico, le difficoltà che vive una persona, una semplice e umilissima donna, mia madre. Da anni mi madre lavora presso un ex orfanotrofio, l'istituto San Leonardo di Lucera  governato dalle suore, con un contratto a tempo indeterminato, gestito da una cooperativa. Un lavoro dove si assistono bambini, si cerca di educarli, piccole creature sfortunate, la maggior parte con problemi familiari alle spalle. I ragazzi  si affezionano a Lucia, che lavora e da l'anima come se fossero propri figli, giocandoci assieme, ridendo e condovidendo giorno per giorno la loro vita. Mi sembra doveroso, gratificare e stimare il lavoro di questa  persona che purtroppo oggi aimè vive una situazione vergognosa, quella economica, da  circa un anno senza retribuzione, senza una briciola di stipendio.  Mia madre, vivendo sola, senza l'aiuto di nessuno, con un affitto da pagare, spese da sostenere e tasse da pagare sta vivendo una situazione catastrofica. Mi madre è una donna di 54 anni che non si è mai lamentata, ha sempre risposto con due semplici lettere "SI", ad ogni comando ogni ordine, ogni piacere, mancando dalla propria casa dalle 18 di sera, fino la mattina alle 8:00, preparando colazione, pranzo, cena, stando con questi bambini per portarli in giro,  adattandosi in un istituto senza una televisione, senza un bagno, senza possibilità di avere privacy. Io non voglio condannare nessuno, perché non sono a conoscenza di queste persone, non sono a conoscenze se ci siano problemi amministrativi nella cooperativa, non so e nemmeno voglio credere che queste persone possano essere così prive di un cuore, di sensibilità nei confronti di questa mamma che pur di non mollare e far del bene per questi poveri piccoli "angeli" continua il suo lavoro senza alcuna retribuzione, senza avere una semplice spiegazione. E per fortuna parliamo di una struttura governata da suore, gestita a livello comunale, in cui vivono bambini che hanno bisogno di queste donne meravigliose. Credo tanto in lei, seguo tanto i suo profili sui social network e credo soprattutto in un cambiamento per ricambiare il lavoro di questa donna.
 
A. B. 

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