CULTURA Poesie         Pubblicata il

Poesia di P. Zolla, la commemorazione dei defunti

condividi


La commemorazione dei defunti

Il due novembre si ricordano i cari defunti: tutti coloro che sono ritornati alla casa del Padre lasciandoci in eredità una luminosa testimonianza d’amore che, per noi viventi, è forza vitale che ci sostiene lungo il cammino terreno onde dare un senso alla nostra esistenza.
Soprattutto oggi in cui siamo abagliati da falsi ideali che ci portano a ricercare ciò che ci è a portata di mano, anche se in luoghi inaccessibili.
Ci affidiamo a ideali sballati che la vita ci propone e che ci triturano e macinano come chicchi di grano sotto la macina.
Facciamo, quest’anno, che la commemorazione dei defunti non sia solo un atto d’affetto coprendo le tombe dei nostri cari con fiori e luminarie, ma che sia un momento capace di rendere presente il bene e l’amore che essi hanno saputo seminare nei nostri cuori.
Facciamo che i loro gesti di generosità e d’amore diventino nostri!
Solo così rimarremo legati l’un l’altro e la loro testimonianza, fatta di servizio e di generosità, sia la nostra forza per riconoscere nel prossimo, vicino e lontano, fratelli da accogliere e amare.
Quando si fa sera e la notte è buia e lunga cerchiamo, scavando nelle nostre anime, quei piccoli gesti d’amore che essi ci hanno lasciato e che non ci costano nulla, e costelleremo il nostro cielo di astri splendenti che non si spegneranno mai.
E fino a che il loro ricordo in noi rimarrà, ci aiuteranno a non vacillare di fronte alle difficoltà quotidiane.

Il ricordo
Kuanne ‘na perzòna kare a mmangà
ce véne, dòppe i prime ateme
de skumbórte è dde delóre, nuje
tutte cerkame de mandenè ke llóre
nu rappurte, kurtevanne nd’u kóre
nustre u rekurde. Arreturname
ke u penzire è paróle lóre
è nd’i scegghjute è i jèste lóre
cerkame i messagge ka ce hanne
vulute afedà. Kume ki nu pònde
agavezéje, cerkame de tenè
aùnute i dóje spònne d’u kambbà,
de mètte da parte nu legaminne
ke ki cchjù nenn’éje karne è usse
a ‘nzim’a nnuje, ma éje angóre
cchjù prufunne vvecin’ò kóre nustre.
A’kkussì è ssckitt’a ‘kkussì rrjusscime
a rrènne presènde ù bbén’è l’ammóre
ka nd’i kure nustre semmenate hanne.

Il ricordo
Quando una persona a mancare
ci viene, dopo i primi momenti
di sconforto e di dolore, noi
tutti cerchiamo di mantenere con loro
un rapporto, coltivando nel cuore
nostro il ricordo. Ritorniamo
con la mente alle loro parole
e nelle scelte e gesti loro
cerchiamo i messaggi che ci hanno
voluto affidare. Come chi un ponte
costruisce, cerchiamo di tenere
unite le due sponde dell’esistenza,
di conservare un legame
con chi non è più fisicamente
tra noi, ma è ancora
più profondamente vicino al nostro cuore.
Così e solo così riusciamo
a rendere presente il bene e l’amore
che hanno seminato nei nostri cuori.

Pasquale Zolla

Torna indietro
Stampa
© Lucerabynight.it e una realizzazione mediaweb-grafic