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'Z'unica mon amour' e l'omaggio a Pasquale Cavalli..

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Nella stupenda cornice di una via Zunica quasi irriconoscibile, è partito ieri sera l'evento "Z'unica mon amour", manifestazione culturale divisa in due momenti: "Piazza salotto" e "Cinema all'improvviso". La prima parte della serata, "Piazza salotto", è così definita proprio perché l'ambiente ricreato corrisponde a quello di un vero salotto, con tanto di divanetti e sedie da sala,  in cui si viene a creare un'atmosfera raccolta e colloquiale che ben si confà alle tematiche trattate. E' all'interno dello spazio "Piazza salotto" che ieri sera è stata esposta per la prima volta un'opera del pittore lucerino, Pasquale Cavalli ( Lucera 1883-Lucera 1958) intitolata "La morte sulla terra". Il dipinto è un vero e proprio tesoro che finalmente, per gentile concessione del proprietario, l'avvocato Marcello Prignano, ha potuto avere il giusto apprezzamento ed ha destato interesse verso l'autore, il quale per vicissitudini personali è poco conosciuto sia a livello nazionale che dai suoi stessi concittadini. Cavalli nasce a Lucera e sin da bambino mostra interesse verso la pittura, rivelando ben presto un grandissimo talento; appena ventenne si trasferisce a Roma, ma le fonti ci dicono che abbia visitato anche Parigi e Monaco. Lo stile dei suoi quadri giovanili è pienamente impressionista, come dimostrano le opere realizzate a Villa Borghese, luogo ideale per poter dipingere "en plein air". Successivamente, però, eventi negativi legati alla sua carriera, come mi racconta l'avv. Prignano, influirono sulla vita di Pasquale Cavalli, rendendolo sempre più schivo e riservato, fino al punto di portarlo alla decisione di ritirarsi a vita privata nella casa natale di Lucera. Naturalmente, le vicende personali si ripercossero anche sulle opere dell'artista, infatti lo stile di Cavalli diventò nel tempo sempre più drammatico ed esistenzialista; ne è chiara dimostrazione il dipinto "La morte sulla terra". L'opera, d'impronta impressionista per la tecnica compositiva, ma non per la tematica, rappresenta un omicidio consumatosi sotto un cielo plumbeo in un paesaggio brullo e desolato;  l'arma del delitto giace abbandonata sull'erba in prossimità del cadavere, l'assassino è seduto in disparte ed  altri personaggi sopraggiungono, tutti devastati dal dolore, nudi, con le spalle e la schiena curvi, come se stessero portando addosso non soltanto l'orrore per il delitto appena consumatosi, ma anche il peso della violenza a cui l'uomo può arrivare contro un altro uomo, e che essi stessi sembrano rassegnati ad accettare; a rendere ancor più drammatica la scena vi sono le figure in primo piano di un falco bianco, che rappresenta la morte, e di una donna dai capelli rossi, la cui espressione sgomenta rende appieno la portata della tragedia.                   
Le opere di Cavalli,non presentano né la firma  né la data di realizzazione e sono state tutte autenticate dal fratello minore del pittore, successivamente alla sua morte.
La manifestazione "Z'unica mon amour" andrà avanti fino al 21 luglio, il programma è ricco di incontri culturali che spazieranno fra la pittura, il teatro, la letteratura e la musica;  ed in più ogni sera dalle 21:00 si terrà la rassegna cinematografica: "Cinema all'improvviso", dedicata al cinema d'autore, internazionale ed italiano. L'iniziativa è alla sua prima edizione, ma ha catturato già dall' apertura l'interesse della cittadinanza. Mi auguro che questa sia la prima edizione di una lunga serie, Lucera ha bisogno di idee simili, affinché il fuoco della cultura, che da sempre è stato l'anima della nostra città, non debba mai spegnersi.

Roberta Bondanese
 

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