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Lucera scelga la politica? No, Lucera scelga il cambiamento

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Riceviamo e pubblichiamo la replica di un cittadino all'articolo a firma di Gianfranco Sammartino, 'Bizzarri: Lucera scelga la politica'.

Gentile redazione, vi scrivo in merito all'articolo a firma di Gianfranco Sammartino, 'Bizzarri: Lucera scelga la politica', sul quale volevo esprimere anche la mia opinione. Quello che emerge da una prima lettura di questo articolo da un quadro veritiero ma piuttosto sconfortante del modo di pensare ed agire della politica italiana, che si riflette purtoppo anche nel nostro stile di vita quotidiana, oggi si va avanti per conoscenze ed accordi. Secondo la vostra teoria dunque noi dovremmo votare per un candidato solo perchè ha conoscenze che potrebbero facilitare la strada al fine di ottenere fondi, approvazioni di leggi e quant'altro. Dovremmo perciò riuscire ad ottenere qualcosa che ci spetta di diritto, dunque, non perchè ce lo consentono le leggi ma per 'grazia ricevuta', grazie alle svariate conoscenze e legami.

E' un modo di amministrare ampiamente diffuso, ma per quanto sia ormai entrato nella normalità ciò non significa che sia giusto. Forse è giunto proprio il momento di spezzare queste catene, dare un calcio a queste 'amicizie' di comodo e far sentire la voce della giustizia, anche urlando se necessario, sovrastando i bisbigli degli accordi sotterranei. Funzionerà? Non possiamo dirlo oggi e, se non avremo il coraggio di dare una svolta al nostro modo di pensare ed agire, non avremo la risposta neanche domani. Lucera scelga la politica? No, io dico Lucera scelga il coraggio di cambiare, di creare un'amministrazione solida e reale, vicina ai problemi della gente vera, che non abbandona il proprio leader perchè non ottiene niente in cambio del proprio appoggio, che vada al di la dei 'referenti', che lotti con mezzi giusti che nessuno può contestare, senza imbrogli che prima o poi, anche a distanza di svariati anni, possono venire a galla e mettere in ginocchio la città e i cittadini che si trovano a far le spese per scelte di convenienza fatte da persone che avevano ricevuto la loro fiducia e l'hanno barattata in cambio di qualche favore.

Da cittadino credo e spero in una politica vera, che non tradisce, che non si basa su strette di mano da una parte e scambi dall'altra. Avremo il coraggio di accettare la sfida?

G.M.

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