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Capodanno 2014, commento e poesia di Pasquale Zolla

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Anche se i momenti di crisi sembrano prenderti e buttarti in un burrone di tormenti e dolori, non lasciarti sopraffare dalle circostanze che causano povertà, che determinano perdite. Fatti forte e lotta per te e per chi ti sta a fianco. La Giustizia trionferà se tu, con il tuo impegno, lo vorrai.
Che l’Anno Bambino 2014 possa donarti la forza di essere te stesso e di lottare per un’Italia migliore.
Capodanno, ora zero dell'ultimo giorno dell'anno.
Il 1º gennaio segna l'inizio di un nuovo periodo che cade al termine dell’ora ventiquattresima  del 31 dicembre del calendario gregoriano. Per le popolazioni che seguono il calendario giuliano, invece, l'inizio dell'anno viene celebrato nel giorno corrispondente al 14 gennaio gregoriano.
Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno.
Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno.
Dal XII secolo e fino al 1752 in Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell'Incarnazione),  mentre in Spagna fino all'inizio del 1600 il cambio dell'anno era il 25 dicembre, giorno della Natività. In Francia, fino al 1564, il Capodanno lo si festeggiava nella domenica di Resurrezione (chiamato anche stile della Pasqua), a Venezia (fino alla sua caduta, avvenuta nel 1797) era il 1º marzo, mentre in Puglia ed in Calabria lo si festeggiava seguendo lo stile bizantino che lo indicava al 1º settembre.
Queste diversità locali continuarono anche dopo l'adozione del calendario gregoriano. Solo nel 1691 papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l'anno dovesse cominciare il 1º gennaio.
L'adozione universale del calendario gregoriano fece sì che la data del 1º gennaio divenisse inizio dell'anno per tutti i popoli.
Durante il periodo fascista in Italia il regime tentò, con scarso successo, di imporre il capodanno il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma.
La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno che possono essere rispettati più o meno strettamente come quello di vestire biancheria intima di colore rosso o di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati (quest'ultima usanza è stata quasi completamente abbandonata). Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l'anno nuovo ed un'altra tradizione prevede il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio.

Pasquale Zolla

Kuille ka vularrìje d’ò Anne Bbòmmine
Kume tréne pundùuàle  a’ óra
zzére u Anne Bbòmmine arrive
è ssubbet’arreparte de vulìje
è dde duce speranze chjìne chjìne.
Tuttekuande tutte vònn’è pp’u kkògghje
bbune trikketrakke de tanda kelure
ngile sparene. Pemmè, ka sònghe vècchje,
ne nvògghje rekkèzze, unur’è ggrórje,
ma tutte i jurne d’u kalannarje
chjìne de prjèzze, mmakande de péne
è dde delure. P’i krestjane, mméce,
kè ‘a famigghje a ‘nnande hanna purtà,
‘a fatike p’u pane ne nfà mangà
dind’a kase. Tròppe assaje éje
 kuille ka t’addummanne? Perduneme,
Anne Bbòmmine, tutta kòlpe éje
d’a vecchjaje, ka m’ha rengugghjunute

Ciò che vorrei dall’Anno Bambino
Come treno puntuale all’ora
zero l’Anno Bambino giunge
e subito riparte di desideri
e di dolci speranze carico.
Tutti tutto vogliono e per accoglierlo
bene mortaretti colorati
al cielo sparano. Per me, che sono vecchio,
non voglio ricchezze, onori e gloria,
ma tutti i giorni del calendario
colmi di gioia, privi di pene
e di dolori. Per la gente, invece,
che deve portare avanti la famiglia,
il lavoro per il pane non fare mancare
in casa. È molto
quello che ti chiedo? Perdonami,
Anno Bambino, è tutta colpa
della vecchiaia, che mi ha  rincitrullito.

Pasquale Zolla

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