Anche il Consiglio Comunale di Lucera ha chiesto di salvaguardare i posti di lavoro del Don Uva
di Costantino Montuori
Anche il Consiglio Comunale di Lucera, sul finire del 2012, ha chiesto di salvaguardare i posti di lavoro presso la ‘Casa Divina Provvidenza Don Uva’ di Foggia.
Il 30 novembre la massima assise cittadina, all’unanimità, ha fatto invito “al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e all’Assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attolini affinché, ognuno per la propria competenza, si attivino a porre in essere ogni opportuno provvedimento al fine di salvaguardare i livelli occupazionali presso la Casa Divina Provvidenza ‘Don Uva’ di Foggia, anche in considerazione del fatto che presso tale struttura lavorano oltre cento dipendenti residenti nella città di Lucera” si legge nell’apposita deliberazione consiliare.
In precedenza, già dall’aprile del 2011, la dirigenza del Don Uva aveva chiesto l’applicazione della delibera di Consiglio Regionale 380 del 1999.
L’ex Ortofrenico foggiano aveva investito, a suo tempo, nella riconversione di strutture e servizi sopportando, sembrerebbe di capire, costi più elevati di quelli riconosciuti dal rimborso regionale, soprattutto, a favore di chi è affetto da handicap.
Di recente, come riferito, è pervenuta anche l’espressione solidale della prima Istituzione lucerina, contro la proposta di esubero per 153 unità della sede foggiana, in attesa di un eventuale confronto in sede ministeriale a Roma.
Anche il Consiglio Comunale di Lucera, sul finire del 2012, ha chiesto di salvaguardare i posti di lavoro presso la ‘Casa Divina Provvidenza Don Uva’ di Foggia.
Il 30 novembre la massima assise cittadina, all’unanimità, ha fatto invito “al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e all’Assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attolini affinché, ognuno per la propria competenza, si attivino a porre in essere ogni opportuno provvedimento al fine di salvaguardare i livelli occupazionali presso la Casa Divina Provvidenza ‘Don Uva’ di Foggia, anche in considerazione del fatto che presso tale struttura lavorano oltre cento dipendenti residenti nella città di Lucera” si legge nell’apposita deliberazione consiliare.
In precedenza, già dall’aprile del 2011, la dirigenza del Don Uva aveva chiesto l’applicazione della delibera di Consiglio Regionale 380 del 1999.
L’ex Ortofrenico foggiano aveva investito, a suo tempo, nella riconversione di strutture e servizi sopportando, sembrerebbe di capire, costi più elevati di quelli riconosciuti dal rimborso regionale, soprattutto, a favore di chi è affetto da handicap.
Di recente, come riferito, è pervenuta anche l’espressione solidale della prima Istituzione lucerina, contro la proposta di esubero per 153 unità della sede foggiana, in attesa di un eventuale confronto in sede ministeriale a Roma.
