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La ‘235’ grimaldello per far cadere l’Amministrazione?

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Da parte della stampa c’è sostanziale concordanza sul fatto che la chiacchierata delibera n.235 ( quella, per capirci,  che intenderebbe imbavagliare i giornalisti o presunti tali) costituirebbe il classico grimaldello per far cadere l’Amministrazione, insomma un escamotage per strumentalizzare questa vicenda e di conseguenza  far esplodere le altre contraddizioni  ancora in agenda e, perciò,  irrisolte.  Consiglieri di maggioranza e minoranza si sono mossi mano nella mano, come i bambini dell’asilo, per chiedere la revoca della delibera. Una domanda ai lettori: pensate che questi signori abbiano davvero a cuore le sorti della delibera e di quelli  della stampa che possano essere o meno incrinati per diffamazione? Per piacere, andate a raccontarla ai cinesi! E, poi, è sul piano procedurale che sorgono molte perplessità. Passi per l’opposizione che non può interloquire con l’Amministrazione se non attraverso il Consiglio Comunale o pezzi di carta, comunque si chiamino.  Ma, quelli della maggioranza cosa stanno a fare a Palazzo Mozzagrugno?  Se per dire al loro Sindaco e agli assessori del proprio schieramento che quella delibera bisognava non farla c’era bisogno di tanto clamore? C’era bisogno di scrivere un documento, guarda caso osannato dall’opposizione?
E’ chiaro che quest’altro episodio dimostra ancora una volta che persiste conflittualità in seno alla maggioranza o a quella che resta rispetto  ai risultati elettorali. Si continua a fare politica strisciante solo per demonizzare, disarmonizzare, fare sgambetti e via col campionario. Il tutto mentre la città perde pezzi importanti, anche a causa di questi signorini che si trastullano sulla giostra della discordia. Lo dicano una buona volta: dove vogliono stare? Cosa vogliono fare? Vogliono far cadere l’Amministrazione? Lo dicano e ci togliamo il pensiero!  Almeno potremo riandare alle elezioni con qualche pensiero in meno e con l’augurio che tanti di questi spadaccini prendano altra strada. Francamente non se n’è può più! Qui non si tratta di essere di destra o di sinistra. Si tratta di fare le persone serie e molti di loro non sono credibili in questo senso.  Che, poi, quella delibera sia una offesa al buon senso (almeno) non v’è dubbio. Siamo stati i primi a dirlo e a dare un giudizio critico in chiave politica e, modestamente, giuridica. Far nascere una delibera suicida (per gli stessi amministratori) è un atto politicamente incomprensibile, sconcertante, da manicomio. Pensare di mettere sotto controllo gli operatori dell’informazione quasi in via preventiva, paradossalmente già prima di aver scritto un pezzo o di aver espresso una valutazione è un assurdo! Il guaio è che nessuno ci dice come sia potuto partorire un documento per lo più inutile o perlomeno solo utile a dare adito ad altre polemiche, in un momento in cui non si avverte di certo il bisogno di altre querelle. Comunque, i signori consiglieri che hanno deciso di battersi per farla decadere hanno il modo di farci conoscere le loro ragioni in modo più approfondito: in Consiglio Comunale, di cui hanno chiesto la convocazione.  Se qualcuno ritiene ancora di fare i salti della quaglia lo dica e  faccia capire in quale area intende stazionare, in attesa di un successivo spostamento. Mancano due anni alla fine della legislatura. Se si dovesse continuare di questo passo sarebbe meglio sciogliere le righe anzitempo. La gente davvero non n’è può più. Si è stancata di assistere a questi stupidi siparietti!  

a.d.m.

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