Riflessioni del Senatore Dell’Osso sul Tribunale

Dal Senatore e Vice Sindaco di Lucera dottor Costantino Dell’Osso riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta sul caso del Tribunale di Lucera e della sua soppressione decisa dal Governo il 13 settembre con gli effetti del decreto legislativo 148/2011 (c.m.)

"Qualche anno fa mi fu regalato dall’avv. Marcello Prignano, Presidente Onorario degli Avvocati del Foro di Lucera, un volumetto scritto dallo storico Giambattista Gifuni, irripetibile direttore della Civica Biblioteca lucerina.

Ricevetti un grande dono perché in quel piccolo libro vi era trascritta una magnifica e dotta conferenza sulla nostra sede di giustizia, tenuta – cadeva l’anno 1945 – nel cinema Politeama, in memoria di un illustre figlio di Lucera, Ruggero Bonghi, nel 50º anniversario della sua morte.

E ora, sul finire dell’anno 2012, stiamo soffrendo, piangendo perché una fulgida luce si è spenta sulla nostra nobilissima Lucera.

V’è rabbia in noi perché avevamo assaporato la gioia della verità e della vittoria, allorquando tutti gli Onorevoli e Senatori di ogni credo politico avevano espresso nelle Commissioni Giustizia il loro parere, unanimemente favorevole, al mantenimento del Tribunale; avevamo creduto nelle assicurazioni di un Sottosegretario, del Direttore del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, vero detrattore del nostro presidio giudiziario; avevamo creduto che le fatiche di quanti, con indomito orgoglio, compostezza, coraggio, competenza, hanno tentato di far capire a chi non ha voluto capire le ragioni oggettive e non di un petulante municipalismo ma il grido di sdegno di una terra occupata da malavitosi che ha tuttora bisogno del suo antico baluardo di giustizia.

Un avvocato, Ministro di Giustizia e un giudice hanno decretato lo spegnimento di un faro di giustizia e di verità, sovvertendo il primo e fondamentale ordine della vita italiana, quello delle prerogative parlamentari clamorosamente violate.

A nulla è valsa la presa di posizione del Presidente della Provincia di Foggia, dei sindaci di Lucera, di Foggia, di San Severo, di Trani, di Bari, dei Monti Dauni e del Gargano, del Consiglio Regionale pugliese, del Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, dell’Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, del Presidente dell’Ordine Forense del Circondario del Tribunale di Lucera, delle Camere Penale e Civile, del Presidente del Tribunale e del Procuratore della Repubblica di Lucera, del Consiglio Giudiziario di Bari, della Sottosezione del CSM, del Presidente del movimento di protesta civile del Comitato per la difesa della legalità in Capitanata, degli Ordini Professionali dei Notai, dei Commercialisti, delle OO.SS., della stampa nazionale, provinciale e locale.

L’arroganza del governo tecnico si è rifugiata, nell’audizione alla Camera, dietro una relazione di un ufficio ministeriale artefatta e mendace.

Ora è tempo di dimostrare di non essere vili; di caricarci ancor più di una tensione fino a giungere all’estremo sacrificio di dimetterci dalle cariche pubbliche possedute e onorare la nostra Lucera che fu patria politica di Antonio Salandra, la patria di origine di Ruggero Bonghi.

Dovremo tornare a manifestare come negli anni in cui – era il 1923 – un altro governo impietoso perpetrò un identico scippo, ora come allora, non suggerito da alcuna necessità economica; riacquistare il rispetto della fascia tricolore, offesa da chi doveva difenderla, salvaguardare le prerogative parlamentari, rafforzare un comitato di uomini fieri, superbi del nostro tribunale, la memoria più viva fra le nostre istituzioni democratiche cittadine.

Gifuni Gaetano, il più glorioso figlio di Lucera, lo si inviti a presiedere il nostro comitato, perché la luce, ora spenta, torni a splendere sulla nostra città e “i tristi lutti possano tornare in lieti onori”.

Senatore Costantino Dell’Osso
Già Sottosegretario di Stato all’Interno del Primo Governo Ciampi