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Marco Calabrese sul rientro in Giunta di Dell’Osso

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Riceviamo e pubblichiamo:

"Vi prego di ospitare questa mie considerazioni alla lettera da voi pubblicata del sig. Terlizzi che ribadisce una serie di perplessità in merito all’ingresso del senatore Costantino Dell’Osso nel partito del Popolo delle Libertà. 

Mi riferisco alla scelta del Sindaco di accogliere nuovamente nell’amministrazione comunale il famoso uomo politico dopo averlo allontanato dal ruolo di Direttore Generale non più di due anni fa.
Trovo questa scelta profondamente sbagliata perché non vedo come si possa giustificare a un semplice cittadino il fatto che un persona che non andava bene due anni fa, ridiventa indispensabile dopo poco tempo.
Mi viene molto difficile digerire tale scelta, perché è chiaramente dettata da interessi che non hanno nulla di politico.
Come è ormai noto ai più, l’ingresso nel PdL era infatti l’unico modo per ottenere la carica di Vicesindaco e quindi evitare il veto nei suoi confronti posto dal gruppo che fa capo a esponenti della maggioranza.
Io mi chiedo se in piena seconda repubblica sono ancora giustificate scelte di questo tipo, che sono effettuate non certo per motivi ideali.
A Lucera, nonostante i buoni propositi del Segretario Provinciale, dott. Landella, il partito è tutto da costruire e non sarà certo l’ingresso delle liste civiche “Più Forza per Lucera” e “Noi donne per Lucera” a darne rinnovato vigore.
Forse i miei amici del PdL non ricordano cosa successe al centro sinistra dopo che il  senatore decise di aderirvi per un breve periodo. Ancora oggi, a distanza di venti anni,  quello che resta di quello schieramento politico, non ha finito di leccarsi le ferite.
Mi chiedo inoltre cosa centri questo politico con i nostri ideali liberali visto che ha trascorso buona parte della sua vita politica nei partiti di centro sinistra.
Politicamente nasce in quello che una volta veniva definito “Il Pataracchio” (PSDI). Approdato nei socialisti della corte di Bettino Craxi, ne rimase orfano dopo le note vicende che lo portarono  ad Hammamet. Immediatamente venne adottato dall’allora DS per passare subito nelle file dell’UDC. Negli ultimi anni ha fondato un paio di liste che si rifanno direttamente alla sua persona. Nel 2002 si è  candidato con il  centro sinistra contro Peppino Labbate…. e perde! Nel 2007 si candida con il centro destra contro il centro sinistra di Vincenzo Morlacco… e perde! Nel 2009 con le sue due liste civiche ha tentato in tutti i modi di essere il candidato del centro destra, ma saggiamente i vertici del mio partito scelsero l’attuale Sindaco. Perse anche allora, perchè quella fu l’unica volta che una sua lista vinse… ma lui non c’era!
E’ chiaro che il suo disegno è quello di presentarsi alla prossime comunali sotto la bandiera del centro destra, ma siamo proprio sicuri che sarà il candidato giusto?
A voler essere pignoli tutti i partiti in cui è transitato sono scomparsi dalla scena politica e tutte le volte che si è candidato ha perso.
Ora io mi chiedo quale è il valore aggiunto che può dare in un partito che non è sicuramente nello splendore delle sue forze? Siamo proprio sicuri cari amici del PdL che questa è la strada giusta per rilanciare il nostro partito?
A seguito di  queste considerazioni mi chiedo se non è forse il caso che il noto uomo politico non accontenti il suo estimatore restandosene a casa propria."
 
Un elettore deluso del PdL
Marco Calabrese

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