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L'altra faccia del diavolo: Critiche e commenti.

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L'ALTRA FACCIA DEL DIAVOLO.

REGIA: William Brent Bell

Durante la visione mi si è rivoltato tanto lo stomaco, che non posso fare a meno di recensire l'orribilmente inutile “L'altra faccia del diavolo”.

Qualcuno di noi (è sarcastico, ovviamente) avrà visto “L'esorcista” di William Friedkin, qualcun altro ne sarà rimasto addirittura sconvolto.

Altri ancora, in tempi più recenti, avranno visto e apprezzato il bellissimo “L'esorcismo di Emily Rose”, pellicola curatissima in ogni aspetto, con una sceneggiatura ed un soggetto mirabili, persino sotto il profilo delle problematiche giuridiche ed etiche trattate: libertà di autodeterminazione; obbligo di curarsi; responsabilità medica, confini dell'accanimento terapeutico.

Ebbene, forse non ci crederete, ma c'è un regista (ed un produttore, alcuni attori (?), e sceneggiatori) che non ha visto nessuno dei film sulla possessione diabolica che il Cinema ci ha regalato (e propinato, in molti casi): il buon (?) William Brent Bell.

Questo film non è stato approvato dal Vaticano, recita il titolo di apertura del film.
Primo interrogativo: da quando in qua un film viene “approvato” dal Vaticano? Forse qualche fiction della Rai avrà il visto papale e non me ne sono accorto.

Io dico: questo è proprio il tipo di film che ogni fedele privo di spirito critico dovrebbe vedere!

Il diavolo esiste davvero, anzi ci sono tanti diavoli, e sono cattivi maleducati e violenti.

C'è scritto anche nei libri antichi (quelli con la copertina rilegata in pelle, ammuffiti e ricoperti di polvere): se vomiti verde, volteggi nell'aria, parli diverse lingue e sei dotato di forza sovrumana, allora sei posseduto da uno o più demoni.

Avvertenza: la possessione si trasmette toccando l'avambraccio di chicchessia.

Come si può sopportare che un imberbe imbecille prete di periferia (imbecille e prete, sia ben chiaro), vada a prendere un testo in una libreria antica, lo apra ed evidenzi la pagina in cui sono scritti i sintomi della possessione?

Come si può non ridere e dire: invece di leggere quel testo, magari in latino, affittati un dvd qualsiasi!

Dio, ce ne scampi.

Vi è una sequenza, l'unica che vale la pena di ricordare, in cui il cameraman posa la cinepresa a terra e dice: “Mmmm... ehm... mmmm... ehm... Non so cosa dire”.

Ricordate questa sequenza: dice tutto sul film.

Non ha coraggio, il regista: avrebbe potuto far consumare un infanticidio durante un battesimo, e finalmente regalare al Cinema horror una scena forse inedita (almeno, io non ne ricordo simili), e invece niente: non ce la fa a correre il rischio di indispettire il Vaticano (non si sa mai che voglia “approvare” questa orribile dissertazione visiva sul nulla): come potrebbe un bebè morire proprio sotto gli occhi di Dio, e proprio mentre si lava dal peccato originale? Non sia mai!

Vi prego, non lasciate mai più una telecamera in mano a questo “regista”.  

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