Boschetti didattici: pineta lucerina c’è?
Riaprire le vie di fuga contro gli incendi nella pineta comunale, dunque, nel boschetto di Lucera per capirsi.
A chiederlo è stato il consigliere comunale udicino Luigi De Vicariis.
La sua invocazione è, ora, al vaglio della Giunta Dotoli che, in questi giorni, è stata informata dell’avvenuta approvazione della legge sui ‘Boschi didattici della Puglia’.
Il dispositivo regionale sarà finalizzato alla valorizzazione del bosco “quale elemento fondamentale per lo sviluppo socio-economico sostenibile e per la salvaguardia ambientale del territorio pugliese.”
Tenendo conto, soprattutto, della “funzione ricreativa e culturale dei boschi, si intende divulgare il bagaglio di conoscenze, esperienze, tradizioni e cultura legato alle aree boscate e poco conosciute specie dalle giovani generazioni e nello stesso tempo, interessare il mondo adulto, contraddistinto da uno stile di vita sempre più lontano dal contatto diretto con la natura” si legge nella comunicazione stilata a Bari.
L’obiettivo, quello dichiarato dal Governo Vendola, è valorizzare le figure agro-forestali e incentivare forme di reddito aggiuntivo alle produzioni da foresta. Anche per questo è stato previsto un piano delle attività, articolato attraverso un progetto didattico-divulgativo, che si concretizza in un percorso-natura, con attività di promozione e di utilizzo delle persone impegnate nella didattica. Insomma spazio alle cooperative, se non capiamo male, composte e animate da persone di buona volontà e con voglia di lavorare.
Secondo i dettami dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari l’iniziativa vuol completare il processo di divulgazione e conoscenza delle emergenze culturali e ambientali.
Un tragitto, iniziato a metà degli anni Duemila con il fiorire delle Masserie didattiche, già visitate da migliaia di ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori e presentate alle fiere internazionali come buone pratiche della Regione Puglia.
In tutto questo sarà interessante capire se l’Amministrazione Comunale lucerina saprà proporre un progetto di sintesi, come avvenuto in passato per il rimboschimento, senza farsi scoraggiare dagli episodi incendiari dell’estate e dell’autunno 2011. Quelli che hanno mandato in fumo alcune decine di ettari di pineta.
Se bandi pubblici o misure di finanziamento, da parte dell’Ente Regione, saranno erogate nei prossimi tempi, un esecutivo cittadino degno di questo nome deve prendervi parte. Sempre e comunque.
A chiederlo è stato il consigliere comunale udicino Luigi De Vicariis.
La sua invocazione è, ora, al vaglio della Giunta Dotoli che, in questi giorni, è stata informata dell’avvenuta approvazione della legge sui ‘Boschi didattici della Puglia’.
Il dispositivo regionale sarà finalizzato alla valorizzazione del bosco “quale elemento fondamentale per lo sviluppo socio-economico sostenibile e per la salvaguardia ambientale del territorio pugliese.”
Tenendo conto, soprattutto, della “funzione ricreativa e culturale dei boschi, si intende divulgare il bagaglio di conoscenze, esperienze, tradizioni e cultura legato alle aree boscate e poco conosciute specie dalle giovani generazioni e nello stesso tempo, interessare il mondo adulto, contraddistinto da uno stile di vita sempre più lontano dal contatto diretto con la natura” si legge nella comunicazione stilata a Bari.
L’obiettivo, quello dichiarato dal Governo Vendola, è valorizzare le figure agro-forestali e incentivare forme di reddito aggiuntivo alle produzioni da foresta. Anche per questo è stato previsto un piano delle attività, articolato attraverso un progetto didattico-divulgativo, che si concretizza in un percorso-natura, con attività di promozione e di utilizzo delle persone impegnate nella didattica. Insomma spazio alle cooperative, se non capiamo male, composte e animate da persone di buona volontà e con voglia di lavorare.
Secondo i dettami dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari l’iniziativa vuol completare il processo di divulgazione e conoscenza delle emergenze culturali e ambientali.
Un tragitto, iniziato a metà degli anni Duemila con il fiorire delle Masserie didattiche, già visitate da migliaia di ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori e presentate alle fiere internazionali come buone pratiche della Regione Puglia.
In tutto questo sarà interessante capire se l’Amministrazione Comunale lucerina saprà proporre un progetto di sintesi, come avvenuto in passato per il rimboschimento, senza farsi scoraggiare dagli episodi incendiari dell’estate e dell’autunno 2011. Quelli che hanno mandato in fumo alcune decine di ettari di pineta.
Se bandi pubblici o misure di finanziamento, da parte dell’Ente Regione, saranno erogate nei prossimi tempi, un esecutivo cittadino degno di questo nome deve prendervi parte. Sempre e comunque.
Costantino Montuori
