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L’Avventura ciclistica lucerina continua

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“I nostri amici” che avevamo lasciato contenti e felici per aver affrontato e superato la Gran Fondo del Gargano l’ 8 maggio, ci hanno preso gusto e hanno deciso di ripetere la bella esperienza in occasione della GRAN FONDO DEL VULTURE, manifestazione nazionale del 12 giugno che si svolge a Rionero in Vulture in Basilicata.

Alla squadra della volta scorsa mancano Carmine Forte di Pietramontecorvino e Mario Vacca di Lucera per impegni di lavoro. In compenso si sono aggregati al gruppo degl’incoscienti tre nuovi acquisti e precisamente un giovane di belle speranze, molto forte in salita, Dario Monticelli, poi un veterano delle gare, Gino Fusco, che dopo anni, senza correre, pungolato dagli amici che frequentano il suo negozio di biciclette “Bike Planet”, ha deciso di rimettersi in gioco e di riprovare l’esperienza delle corse, ovviamente con lo spirito di divertirsi, e inoltre Raffaele Calabrese un’ appassionato del ciclismo che pur divertendosi con la bicicletta da corsa da molti anni, non si era mai cimentato in una gara, e che stavolta si è lasciato convincere dall’amico Marcello.
I magnifici sette sono, quindi diventati otto e precisamente:
CALABRESE Raffaele,  CORNACCHIA Raffaele,  DI GIOVINE Ludovico,  FORZIERI Michele,  FUSCO Luigi,  MASTROLILLI Marcello,  MONTICELLI Dario,  NARDACCHIONE  Giuseppe (“il Cobra”). 

La mattina di buon’ora ci siamo messi in viaggio con quattro auto, due ciclisti e due bici per auto, all’ultimo momento si è aggiunta una quinta macchina, un altro amico cicloamatore Luigi Pellegrino che pur non gareggiando ha voluto essere con noi, e ha portato con se Gianluca il fratello di Dario.
La giornata si è annunciata subito bella dopo un sabato di violenti temporali. Finiti i preparativi preliminari siamo vicini alla partenza, centinaia di corridori di tutte le parti d’Italia si preparano alla gara, (sono presenti anche giovani corridori che solo un paio di anni fa gareggiavano in squadre professionistiche, oltre ad una cinquantina di elite), anche noi siamo impazienti di indossare la nostra nuova divisa con l’amata  scritta LUCERA che la ditta CM SUD  s.r.l. ci ha nel frattempo regalato.
Il centro di Rionero è tutto un pullulare di biciclette e macchine cariche di biciclette, vicino a noi dei giovani ciclisti si applicano la crema massaggiante alle gambe, l’odore della canfora per me è un tuffo al cuore, l’emozione è forte, perchè mi fa tornare in mente gli anni giovanili in cui gareggiavo in bicicletta e come tutti i giovani sportivi sognavo di diventare un campione.
Prima dell’inizio scopriamo con gioia che è presente tra i partecipanti un altro amico di Lucera Pietro Curcelli, un giovane
corridore forte, che si classificherà quarantottesimo.
  
Finalmente la gara inizia, siamo circa ottocento e si parte a razzo verso Melfi, a cinquanta all’ora, il cuore sale subito in gola,  in gruppo compatto in un tratto pianeggiante con qualche dosso, dove tutti cercano di passare avanti per conquistare le posizioni di testa, è pericoloso si è molto stretti gli uni agli altri, c’è il rischio di cadere. Questa partenza violentemente veloce, a freddo, mi provoca un mal di gambe che non mi lascerà più per tutta la gara, inoltre penso agli amici meno esperti che si stanno trovando in questo treno. Inizia la salita di circa dieci chilometri i corridori si frazionano, vedo passare alcuni compagni: Dario, Gino, Raffaele, Michele e “il Cobra” si allontanano davanti a me fino a confondersi nel gruppo che precede.  Ognuno affronta la salita con il suo passo e c’è anche la possibilità finalmente e inaspettatamente di scoprire che il luogo è bellissimo. Siamo alle falde del monte Vulture, i cui versanti totalmente verdi, sono ricoperti di castagneti e di faggi.  Proseguendo alla fine questa salita di circa dieci chilometri, dopo una breve discesa iniziamo un’altra salita molto dura di circa otto chilometri che ci porta ai laghi di Monticchio, località turistica molto bella immersa nel verde giriamo intorno ai laghi per circa cinque chilometri, e ad un certo punto ci troviamo a percorrere un tratto di oltre un paio di chilometri sotto alberi giganteschi che fanno un’ombra totale, come se fossimo in una galleria, siamo costretti a togliere gli occhiali da sole per vedere qualcosa. Torniamo alla luce e subito dopo iniziamo un’altra salita durissima di tre chilometri, con molti tratti  tipo lo strappo del centro Incom a Lucera. Ragazzi è molto più dura del previsto. Alla fine di questa salita, dopo aver superato il Gran Premio della montagna c’è un rifornimento in cui ci danno bottigliette d’acqua e frutta, inizia quindi una lunga discesa, ne approfitto per mangiare qualcosa, intanto il mal di gambe iniziale non è passato, navigo tra corridori che supero e altri che mi superano, dei miei compagni di avventura non c’è traccia tra le tante maglie multicolori.     
A questo punto della gara, dopo circa quarantacinque chilometri, si torna ad attraversare Rionero in Vulture per proseguire poi in altra direzione per altri sessanta chilometri.
Cerco di trovare un passo più regolare per gestire meglio le restanti energie, perché la gara si è rivelata durissima e c’è ancora tanta strada da fare.
Ci si dirige verso Ruvo del Monte e San Fele, paesi che significano salite dure nel verde. Si continua così fino all’arrivo, tante salite e discese, gli ultimi sei chilometri  sono di salita non dura, ma io ormai sono in riserva, quardo sul computerino sul manubrio i chilometri che si completano lentamente, uno alla volta e in questo ultimo tratto mi superano almeno un centinaio di corridori, finalmente è l’arrivo. Anche questa volta è fatta. 
Torno alla macchina molti amici sono già lì a cambiarsi,  tutti sono contenti di questa bella avventura, anche Raffaele Calabrese che per un piccolo problema al cambio si è fermato durante il primo passaggio da Rionero. Dopo poco arriva anche Marcello, ci siamo tutti, sani salvi e stanchissimi ma felici.
Andiamo a prendere da bere dove è allestito il Pasta Party, il pranzo collettivo, gratuito che si fa al termine della gara e durante il quale avvengono le premiazioni, c’è anche esposto l’ordine di arrivo che ci classifica così:
Dario Monticelli (184°) -  Luigi Fusco (232°) -  Raffaele Cornacchia (270°) – Giuseppe Nardacchione “Il Cobra” (312°) -  Michele Forzieri (321°) - Ludovico Di Giovine (399°) - Marcello Mastrolilli ( 437°).

Facciamo un brindisi all’amicizia e alla bicicletta, Gianluca, che è un ottimo cantante dilettante, ci canta una canzone napoletana per farci sorridere. Ciao alla prossima.

Ludovico di Giovine

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