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Polizia Postale: tre indagati per il cyber crime

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Individuati gli autori dell'attacco a Poste.it

Siete tra coloro che il 10 ottobre non sono riusciti ad accedere al sito di Poste Italiane? Quel giorno il sito era sotto attacco da pirati informatici che ne hanno alterato l'homepage, scrivendoci una propria nota in italiano, dove dichiaravano di averlo fatto per dimostrare quanto siano deboli le protezioni di Poste e così allarmare i correntisti sulla sicurezza dei loro dati.
Poste ha subito smentito che questi siano mai stati in pericolo, ma la sera stessa, a 30 minuti dall'attacco,  i responsabili di Poste.it se ne sono accorti e hanno messo il sito offline, rendendolo quindi non più raggiungibile dagli utenti.
I presunti hacker, che si sono firmati Mr. Hipo e StutM., hanno scritto a video "Perché questo atto di forza? Per dimostrare a milioni di italiani che i loro dati sensibili non sono al sicuro! Sembra pazzesco - si legge - eppure tutta la sicurezza garantita nei servizi online di e-commerce è solamente apparente", era scritto nella nota. "Per vostra fortuna noi siamo persone non malintenzionate, perciò i vostri dati e i vostri accounts non sono stati toccati; ma cosa succederebbe - si legge ancora - se un giorno arrivasse qualcuno con intenzioni ben peggiori delle nostre?". "Con questo gesto quindi invitiamo i responsabili a occuparsi della grave mancanza di sicurezza nei servizi online delle Poste s.p.a.".
Detto e fatto.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni d'intesa con il Reparto di Sicurezza di Poste Italiane ha scoperto gli autori del recente attacco al sito telematico di Poste. Stamane la Polizia ha perquisito le abitazioni dei tre indagati, tutti molto giovani ed uno appena diciassettenne. Le complesse indagini svolte dagli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni sono state coordinate dal Sost. Proc. Dott. Giuseppe Corasaniti del pool dei magistrati della Procura della Repubblica di Roma specializzati sul cyber crime. Sono state ricavate ampie conferme delle ipotesi investigative e sequestrato copioso materiale informatico, ora al vaglio dei cyber-poliziotti.

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